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La terapia
 
La terapia 2015-12-15 11:26:43 cosimociraci
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    15 Dicembre, 2015
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Da leggere con le luci accese

Nessun testimone, nessuna traccia, nessun cadavere. Josy, figlia dodicenne del famoso psichiatra Viktor Larenz, scompare in circostanze misteriose. Il suo destino rimane sconosciuto.
Quattro anni più tardi: Viktor, in lutto, si è ritirato in un cottage su un'isola. Anna, una scrittrice di libri per l'infanzia, lo incontra insistendo per avere alcune sedute. Lei è tormentata da deliri, infatti una bambina che compare nei suoi romanzi la perseguita nella sua mente e quello che lei scrive, prima o poi si avvera. Questa bambina è appena scomparsa senza lasciare traccia, proprio come è accaduto a Josy. Viktor inizia con la sua terapia perché le allucinazioni di Anna potrebbero essere frutto di una mente schizofrenica ma in cuor suo spera che queste nascondano indizi che potranno aiutare Viktor a risolvere il mistero della scomparsa della sua bambina,

Romanzo molto coinvolgente che mi ha sorpreso ad ogni capitolo. Trama e il ritmo sono eccezionali. Nulla sembra avere senso, nulla si adatta, tutto è così rado ed etereo che sembra impossibile chiarire qualcosa.
Francamente, uno dei migliori che ho letto nel genere thriller psicologico. Il tutto, dall'inizio alla fine è stata scritto per giocare con la mente del lettore. Impossibile indovinare la trama, quando si pensa di avere degli indizi, qualcosa di diverso si rivela e soffia via tutte le teorie. Fitzek continua a giocare col lettore, fino alla fine, creando suspense pagina dopo pagina. Strane cose accadono e l'atmosfera è costruita in modo drammatico mentre Viktor si trova sull'isola - in particolare per quanto Anna continua ad apparire dal nulla, per poi svanire.

Mi sono immedesimato spesso nel racconto e provavo dispiacere per Viktor e per tutto ciò che lo affligge in questa storia. Sembrava subire ogni colpo ed ogni giorno era sempre più sconfitto, ma nonostante tutto andava sempre avanti. Ho trovato Anna affascinante. Le sue storie sollevano sempre nuove domande che inevitabilmente mi hanno portato per la strada sbagliata.

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