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Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello
"Abbiamo sempre vissuto nel castello" è la storia di due sorelle alienate dal mondo per loro stessa scelta; di un brutto paese che punta il dito contro di loro, impaurito dalla diversità; è la storia di un omicidio, che non viene mai apertamente spiegato ma che è lì, sullo sfondo, accennato, palpabile.
L'isolamento, la paura, l'ignoranza sono i temi che Shirley Jackson ha sapientemente messo insieme nello scrivere questo breve racconto. Leggendolo si prova un senso di tristezza e pena verso le protagoniste, rinchiuse in una gabbia (la casa) e nelle consuetudini della vita quotidiana, in una routine quasi asfissiante che verrà interrotta ad un certo punto ed è da quel momento che il racconto prenderà una piega dinamica e drammatica allo stesso tempo. A nulla varranno i riti scaramantici (come ad esempio quello di appendere un oggetto ad un albero come "scudo" contro "i malvagi" del paese) della minore delle sorelle, forse la più legata alla casa.
Un bel racconto, da leggere assolutamente anche se datato (che poi l'essere datato non è un difetto, anzi). Shirley Jackson mi ha conquistato, mi ha rapito grazie alle sue atmosfere e alla sua psicologia.. perché di psicologia si tratta, alla fine: l'orrore non è quello che ci arriva dai mostri, dalle creature delle tenebre, ma quello della nostra testa.