Dettagli Recensione
Vietato dimenticare
Rapimenti, giochi sadici, vite spezzate, belve umane. Non importa l’estrazione sociale, l’ambiente frequentato, la gente intorno, il bene fatto, la bellezza interiore o i buoni propositi, i prescelti sono inermi.
Scomparse casuali, accoppiamenti improbabili, prede diverse eppure un filo conduttore c’è, ci deve essere. Un diabolico piano ben congegnato, la cattiveria profonda che risiede in una mente lucida è devastante, nelle vittime di umano non resta nulla, sofferenze, privazioni, annullamento dell’identità, si trasformano in zombie rantolanti, la sopravvivenza è la condanna peggiore, rimorsi e colpe festeggiano.
Una squadra di polizia con gli elementi giusti guidati da un capo qualificato, che ha fatto del proprio inferno personale il trampolino verso il successo professionale, possono stanare il male.
Un buon ritmo, qualche colpo di scena ben piazzato, ingredienti comuni al genere senza aggiunte particolari ma azzeccati e coordinati in modo da coinvolgere il lettore, l’attenzione e la curiosità non lasciano mai il posto alla noia. La penna non è nulla di ammaliante ma sa destreggiarsi con le parole.
Concludendo, un thriller mediamente succulento, da provare.
“Purtroppo, la verità nuda e cruda era che non si poteva mai sapere tutto di un’altra persona”.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |