Dettagli Recensione
Chi sei veramente?
Giallo richiestissimo, gettonatissimo, tutti lo leggono, tutti lo vogliono, tutti lo apprezzano. Non potevo non essere incuriosita. E’ bello, sì, decisamente. Lo stile è originale, ci sono salti temporali, cambi di punti di vista, amnesie. Si conoscono piano piano i personaggi. Si passa attraverso la fase dell’immaginazione, fase attraverso cui passa anche la pendolare protagonista. Poi c’è un progressivo avvicinamento. Un improbabile contatto. Tante coincidenze. Tanti personaggi e tante famiglie che si intrecciano. Indubbiamente lo stile mantiene viva l’attenzione ed invoglia a proseguire la lettura in attesa di un finale che tanto scontato non è, anche se non straordinario. Il lettore vuole capire. Vuole sapere. E’ una storia che lascia anche tracce di buono, perché fa capire cosa vuol dire essere spezzati, fa capire che tanti buchi nella vita non si chiudono più, ma devi crescere attorno a loro. A modo suo, è una storia che fa anche da cassa di risonanza del problema dell’alcolismo e delle infinite e ricorrenti problematiche dei rapporti familiari. Un ottimo esordio ed una scrittrice decisamente promettente, se questo è l’inizio.