Dettagli Recensione
Eilean Torran, l'isola del Tuono
Un thriller psicologico di ottimo livello.
Sin dalla prima pagina si viene catturati nella rete della trama, sempre più fitta, che si dipana solo alla fine, lasciandoci con un po' di amaro in bocca.
La storia sembra semplice: una coppia è in crisi a seguito di una tragedia, una delle due loro figlie gemelle, muore in un presunto incidente. Per ritrovare una parvenza di normalità, la coppia si trasferisce su un'isola delle Ebridi, vicino a un faro.
Ma la solitudine e l'inclemenza del tempo, invece di sanare le ferite, non fanno che emergere i problemi insoluti.
Un padre che sembra nascondere un misterioso segreto, una madre che dubita della figlia e del marito, e la gemella rimasta che cerca, in ogni modo, di farsi accettare dai suoi genitori.
Tra freddo intenso, alte maree,pioggia, nebbie e tempeste, specchi nascosti, e porte chiuse che si riaprono misteriosamente , la coppia rivela i propri desideri più reconditi, e i propri pensieri repressi, portando il romanzo a un climax che intensifica la suspense, che non ti abbandona fino alla fine.
Svelare l'arcano è quasi impossibile, tranne per qualche impercettibile segnale, che, se colto, ci porta sulla giusta strada.
Forse al lettore, ed anche a me, sarebbe piaciuto un altro finale, ma direi che per come è ideata la trama, questo era inevitabile.
Davvero un bel giallo, originale sia nell'idea che nella struttura stessa.
Per come è congeniato riesce a trasportarti letteralmente in un altro mondo, e per come è descritto, il freddo delle Ebridi ti entra dentro, e ti lascia solo all'ultima pagina!