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Nella vita bisogna fare tre cose: fare un figlio,
Gli eventi tragici dell'11 settembre continuano a sentirsi nel cuore degli americani. Questo romanzo ne è una prova. Apparentemente potrebbe sembrare il classico libro di azione, un po' poliziesco e un po' thriller, in cui due nemici storici, Arabi e Americani, compiono la propria battaglia sul suolo Americano.
In realtà il romanzo cela qualcosa di ancora più profondo: l'amore per i propri figli.
Senza entrare in disquisizioni sull'argomento storico politico, senza eleggersi giudice ed assegnare i ruoli dei buoni e dei cattivi, se è vero che il presidente degli Stati Uniti ama i propri figli, è vero anche che un terrorista Islamico li ama alla stesso modo. Il romanzo racconta proprio questo, racconta come Alex Cross, ama i propri figli e indaga sul rapimento dei figli del presidente, che nonostante gli attentati terroristici non si sottrae ai propri doveri e si espone più di quanto la Sicurezza vorrebbe. Il romanzo racconta di come una donna terrorista, ama i propri figli, e compie ciò che deve compiere. La storia racconta di una ragazzina che perde l'amore del padre e della madre ormai morta, ma trova un'altra famiglia che le dona amore; ed infine di un padre che perde l'amore del proprio figlio.
Mi perdonerete per l'abuso della parola amore, ma per una volta, più che il racconto di per se, più che l'azione o il brivido, quello che mi ha davvero colpito è proprio questo messaggio.