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Non ti credo
2009-03-13 17:10:30
grazia
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Opinione inserita da grazia 13 Marzo, 2009
non ti credo
Il romanzo è scritto scorrevolmente, la storia si basa quasi tutta sull'aspetto psicologico di chi ha subito una violenza, restandone traumatizzato. Secondo me per apprezzarlo occorre aver subito o comunque essere interessati agli stati d'animo, alla rabbia, a questo particolare tipo di dolore che può provare solo chi è stata toccata in prima persona da una grossa violenza fisica e psichica da parte di chi avrebbe dovuto difenderla maggiormente, da chi ha finto di amarla sopra ogni cosa. L'ultimo dei tradimenti, insomma, quello di cui non puoi parlare per paura di essere fraintesa. Al di fuori di questo lo sconsiglio alle persone che non si sentono di entrare in sintonia con queste emozioni: non lo apprezzerebbero.
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