Dettagli Recensione

 
La ragazza del treno
 
La ragazza del treno 2015-10-06 16:29:08 cesare giardini
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    06 Ottobre, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tre donne si raccontano (male).

Sono tre le donne che si raccontano, alternandosi nei vari capitoli : Rachel, la protagonista, ossia la ragazza del treno, che ha la brutta abitudine di curiosare dal finestrino di un treno che ogni giorno la vede pendolare alla periferia di Londra, Megan, moglie di tale Scott, manesco e poco affidabile, e Anna, con la quale convive Tom, compagno di Rachel, abbandonata per comprovata ubriachezza molesta. Le storie si intrecciano, le tre donne abitano in casette vicine, lungo la ferrovia, e finiscono per pestarsi i piedi, tra bugie, pettegolezzi, insinuazioni, sospetti. C’è da dire che Rachel non può fare a meno di scolarsi bottiglie di vino ed aprire lattine di gin tonic, ma anche gli altri personaggi non sono da meno : la poverina però, data la sua propensione all’alcool, non è molto creduta quando scopre cose che non dovrebbe vedere e delle quali lei stessa non è compiutamente convinta… Ecco che Megan scompare, iniziano le ricerche, le indagini della polizia non approdano a nulla fino ad un colpo di scena che fa da prodromo ad un secondo delitto. Insomma, per farla breve (ma come ha fatto il grande Steven King a dichiarare che il romanzo è un capolavoro di suspense e che addirittura l’ha tenuto sveglio tutta la notte !), una sequela di banalità, frasi ad effetto, stereotipi da romanzetto rosa con tonalità a volte più accese per casalinghe annoiate. La suspense, se si riesce a cogliere, è artefatta : resta solo il quadro di una periferia londinese piuttosto squallida, popolata da un’umanità senza grandi prospettive, tutta presa, oltre che dai consueti problemi del tirare a campare, da beghe sentimentali di bassa lega. La fa da padrone comunque un treno locale, che collega Londra alla periferia, tra semafori rossi e accelerate, infischiandosene, da navigato ed esperto trasportatore di umanità, di tutto quello che accade al suo passaggio. Da leggere se proprio non si ha altro per le mani.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi non ha altro da leggere
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

siti
07 Ottobre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Interessante punto di vista.
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale