Dettagli Recensione
Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti p
"Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare"
Questa è la frase che rappresenta un po tutto il libro.
King ci parla di una bambina stanca di dover sopportare i litigi tra il fratello Pete e la mamma e proprio durante una delle loro litigate, mentre sono in gita in montagna, si allontana dal sentiero per fare pipì, si allontana un po troppo e in men che non si dica si è già persa.
Da lì comincia il suo viaggio nel bosco accompagnata da Tom Gordon, il suo giocatore di baseball preferito che di tanto in tanto spunterà fuori, lungo il tragitto come un apparizione e ascolterà le sue paure più profonde.
Non solo la bambina di 9 anni dovrà affrontare giorni e notti nel bosco munita solo di pochissime provviste e delle cuffie per ascoltare le partite del suo eroe, ma dovrà tener conto di tutti i disagi del caso ma soprattutto della "cosa" che dopo poco tempo dal momento in cui si perde, inizia a seguirla, osservarla e che lascia vari segnali della sua incessante presenza....
Devo dire che il libro nel suo insieme è carino però la parte centrale secondo me è troppo tirata, un po pesante e alcune parti si potevano tranquillamente evitare.
Altra cosa che ho notato è che la protagonista ragiona un po troppo come un adulta per i miei gusti, anche nel modo di parlare si alternano parole da "bambina" a frasi da donna adulta.
Una cosa che ho MOLTO apprezzato è il richiamo a Virginia Andrews, mi spiego meglio..quando la nostra protagonista si perde nel bosco nel suo zaino ha un libro della Andrews (autrice preferita di King e anche mia).
Infine devo dire che quando finalmente ho scoperto chi/cosa fosse la "cosa" che la segue per tutto il tempo spaventandola, sono rimasta un po delusa........ma questo è solo un parere mio chiaramente!
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