Dettagli Recensione
Un viaggio nei recessi oscuri dell'animo umano
Un libro strano questo "Gone, baby gone", di Dennis Lehane.
Si, perché questo è il titolo originale dell'opera e probabilmente, in mancanza di una traduzione soddisfacente, sarebbe stato opportuno mantenerlo tale.
Non c'è alcuna casa buia a fare da protagonista o da catalizzatore di eventi, come invece questo pessimo titolo lascerebbe presagire.
Detto questo, il romanzo, pur avendo una fabula di tipo cronologico, conserva una struttura all'apparenza frammentaria, intrecciando più situazioni ed eventi, dando un senso di estraniamento al lettore, che è poi il medesimo provato dai due protagonisti della storia, gli investigatori privati Patrick Kenzie ed Angie Gennaro.
A partire da un "banale" caso di sparizione di minore i nostri si troveranno ad affrontare una vicenda forse più grande di loro, in cui verranno messi a repentaglio i già poco stabili valori basilari della vita, nonché la loro stessa relazione, umana e professionale.
Per una buona parte il libro, devo ammettere, non decolla, si mantiene nei confini di un giallo con risvolti polizieschi, ma con il procedere delle pagine e con l'accentuarsi dell'indagine introspettiva dei protagonisti assieme al loro lento ed inesorabile disfacimento psicologico, la storia acquista interesse e pathos.
Ci sono momenti molto duri, estremamente crudi e violenti che non lasciano nulla all'immaginazione, narrati con vividezza sufficiente a farti tirare il fiato dopo averli letti, ma è giusto che sia così perché in fin dei conti, pur essendo un romanzo di fantasia, narra di vicende e di situazioni all'ordine del giorno, esistenti, sfortunatamente, nella vita reale, come la sparizione quotidiana di bambini molto piccoli, violenze inenarrabili a sfondo pedofilo e simili oscenità.
I colpi di scena finali, portando finalmente il lettore nella giusta direzione dopo averlo sviato per tutta la durata del libro, lasciano l'amaro in bocca, perché si, la vicenda viene risolta, ma a prezzi molto alti da parte dei protagonisti coinvolti (con cui inevitabilmente si è creato un transfert), che porteranno cicatrici e conseguenze insanabili per il resto della loro esistenza.
Un romanzo molto duro, molto umano per certi versi, scritto estremamente bene, fluente e ricco di introspezione psicologica.
Decisamente consigliato a chi in un giallo\thriller ricerca e pretende una vicenda umana molto forte e una caratterizzazione dei personaggi estremamente realistica.