Dettagli Recensione
Sì e no...
Jan è uno psichiatra e, proprio nel momento in cui è più vulnerabile a causa di difficoltà che il suo rapporto con Carla sta attraversando, riceve delle rose rosse. L'errore di accettare queste rose presto lo catapulterà dentro la spietata realtà dello stalking ed alle prese con una sconosciuta che lo perseguiterà in un modo davvero terrificante.
Thriller ad alta tensione, quasi mi verrebbe da classificarlo più nel genere horror, in quanto ci sono passaggi che effettivamente fanno accapponare letteralmente la pelle!
Dorn ha la capacità di farti entrare in empatia con i personaggi e ben presto ti ritrovi a "sentire" in prima persona la paura, la speranza ed ogni emozione che accompagna il protagonista.
Per evitare spoiler posso solo dire che sebbene il libro sia scorrevole e davvero piacevole (oltre che bene intrecciato), personalmente non ho tanto apprezzato la fine (che svela tutto ciò che il lettore si aspetta di conoscere per tutta la stesura del romanzo).
In ogni caso buona lettura ma, a dirla tutta, non all'altezza della maestria dello scrittore. Siamo lontani da capolavori quali "La psichiatra" e "Il superstite", ma non mi sento di "affossare" un romanzo che ha pur sempre qualcosa da dire sulla parte contenutistica, affrontando il tema con una nuova chiave (appunto, più horror), anche se ormai l'argomento stalking si è letto davvero in tutte le salse.