Dettagli Recensione
Interessante e discretamente avvincente
Il libro si pone all'interno di quel filone narrativo che si potrebbe descrivere come "thriller pseudo storico", in cui verità storica, complottismo e fiction si mischiano per creare qualcosa di originale a partire da temi storici conosciuti da (quasi) tutti, in questo caso la morte (sospetta) del genio del classicismo viennese, Wolfgang Amadeus Mozart.
A differenza di altre opere sul maestro questo libro si concentra sui rapporto tra il nostro, l'impero, la massoneria e i suoi (documentati) ideali di uguaglianza e fratellanza tipici delle logge liberomuratorie, di cui le sue opere traboccavano.
Quindi nessun accenno alla presunta gelosia del maestro Salieri ed altre supposizioni che sono passate alla storia tanto quanto la vicenda della morte stessa.
Il libro è scritto bene, la lettura è scorrevole nonostante alcuni errori, probabilmente di traduzione (spero), che riportano parole troppo moderne, sicuramente non utilizzate dai Viennesi del 1700.
Tale difetto l'ho riscontrato anche in alcune caratterizzazioni dei personaggi, che a volte sembrano comportarsi ed esprimersi in una maniera non molto consona per persone vissute nel tardo settecento.
Detto questo, la storia è avvincente per più della metà del libro, in cui ci si addentra nei retroscena della Vienna massonica ed imperiale, nelle indagini della sprovveduta sorella del genio, Maria Anna "Nannerl" Mozart e nelle ottime descrizioni delle opere del compositore, descritte con un tale entusiasmo che sembra quasi di sentirle.
Sfortunatamente nei capitoli finali, dove il mistero peraltro si infittisce, complice un finale un po' frettoloso e certe divagazioni di stampo sentimentale la narrazione perde un po' di intensità, proprio nel momento in cui la suspense e la tensione dovuta alla risoluzione dell'enigma avrebbero dovuto toccare le stelle.
Sembra quasi che l'autore, a corto di idee, abbia voluto "tagliare corto" proponendo lo smascheramento dell'omicida (oltretutto già intuibile durante la lettura) in una maniera che lascia desiderare in quanto a logica, poichè mancano chiaramente dei tasselli e dei collegamenti, ma ognuno può farsi una idea diversa su questo leggendo.
In ogni caso il libro non ha solo difetti, è molto scorrevole come anticipato, le descrizioni della Vienna classica sono accurate, nonostante i difetti finali la curiosità rimane alta e ci sono molti momenti degni di nota.
Concludendo è un libro che consiglierei come si potrebbe consigliare un film thriller con lo scopo di passare due ore senza pensieri, nel puro intrattenimento, senza troppe pretese filosofiche.
E' avvincente e piacevole e penso che da questo punto di vista faccia il suo dovere egregiamente.
Chiaramente per chi ama la classica ed il compositore trattato, il tutto rappresenta un valore aggiunto perché, come già scritto, le descrizioni delle opere ed i momenti in cui viene chiamata in causa la Musica del Maestro sono fra i momenti migliori del libro.