Dettagli Recensione
Alla scoperta della psiche umana
“La psichiatra“ Ellen Roth riceve l’incarico dal suo fidanzato, a sua volta dottore in vacanza in Australia, di seguire una paziente particolare, una donna sporca e macilenta che non pronuncia parola alcuna, se non una filastrocca sull’Uomo Nero. Il giorno successivo, però, la degente e scomparsa ed Ellen ritiene sia compito suo ritrovarla. I problemi sorgono quando, tanto in clinica quanto in altri ambienti, pare che nessuno abbia mai visto tale donna malridotta.
Lo stile c’è, indubbiamente; descrittivo ma non prolisso a volte, essenziale ma non insufficiente a tratti. Si tratta, per me, di uno stile molto accademico, corretto e lineare, privo però di caratteristiche degne di rendere l’autore unico. Ciononostante, trovo che Wulf Dorn rientri tra gli scrittori moderni degni di essere considerati capaci di creare una lettura piacevole e scorrevole.
L’idea della trama (non farò spoiler, non l’ho mai fatto e mai lo farò!) è buona, ma l’autore, forse colto dall’enfasi di un’illuminazione letteraria dalle forti possibilità commerciali, ha tralasciato alcuni particolari che, secondo me, sarebbero risultati importanti al fine conoscitivo della storia e del comportamento dei personaggi, soprattutto al termine del libro. Nonostante ciò, lo svolgimento regge, pur sfociando qualche volta in situazioni al limite del realismo.
Una pesante nota a sfavore di Dorn, da parte mia, è l’ovvietà del finale. O sono un dannato genio io, oppure la conclusione è ovvia. Personalmente, ero già giunta a tale epilogo già a metà libro… ma è pur vero che ho sempre vissuto di thriller e gialli e che, quindi è possibile che abbia solamente fatto riemergere il mio lato nascosta da detective.
Lo consiglierei? Sì, nonostante tutto sì. Anche se ho dato voto negativo al romanzo in alcuni punti della recensione, è comunque uno psico-thriller che consiglio. Come già detto, lo stile lo trovo non caratteristico, ma buono e l’idea di una storia interessante c’è. Ed, in fondo, tra le pagine del libro, ci si trova anche a fare i conti con se stessi, aprendo la finestra del proprio Io interiore.
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Ma a conclusione del libro, chi è davvero la donna che scompare? Chi è l'uomo nero che picchia Ellen nel bosco? Se Chris era morto e lei lo sapeva perché aveva sospettato di lui? Ma sopratutto perché provava a chiamarlo anche quando era sola?
Chi la bloccata nel sotterraneo? C'è qualcosa che non va e mi piacerebbe davvero saperlo!
Ringrazio chi mi risponderà alle mie curiosità da lettore!