Dettagli Recensione
Staccarsi dal passato
Dopo il successo commerciale de “La psichiatra”, opera prima dello scrittore Wulf Dorn, l’autore tedesco è tornato nel 2011 con questo secondo romanzo che lo ha confermato tra gli autori di thriller psicologici più venduti del momento.
Il protagonista è Jan Forstner, psichiatra divorziato trentacinquenne che lotta con i fantasmi di un’infanzia difficile in cui ha perso, a poca distanza l’uno dall’altro, il padre Bernard ed il fratello Sven.
Dopo alcuni problemi professionali Jan torna nel paese natale, luogo dove sono avvenute la due tragedie, per accettare un lavoro presso una clinica psichiatrica offertogli da Raimund Fleischer, un vecchio collega del padre.
Ma alcune misteriose morti, che hanno come comune denominatore la clinica, riportano presto Jan ad affrontare i demoni di un passato che non vuole saperne di essere dimenticato.
Anche in questo secondo romanzo Dorn colloca la vicenda in una clinica psichiatrica, luogo che evidentemente lo scrittore conosce bene data la sua precedente esperienza di logopedista alle prese con pazienti affetti da problemi di natura mentale.
L’ambientazione scelta, unita al clima freddo e rigido tipico delle stagioni invernali nelle province interne tedesche, conferisce alla storia la corretta dose di mistero e tensione.
Rimane però, come nel caso de “La psichiatra”, la sensazione che manchi qualcosa per far sì che il romanzo si elevi davvero dalla media del genere.
Nonostante questa considerazione soggettiva, Wulf Dorn si conferma come un buon autore di thriller psicologici. Romanzi di evasione, idonei a cambiare registro tra una lettura impegnata e l’altra.