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Biancaneve
Dopo "La caduta", romanzo in cui Connelly raccontava le trame politiche che manovrano le persone per ottenere sempre il loro tornaconto, con "La scatola nera" ritroviamo Bosch dedito a un'indagine molto intrigante.
Si tratta di un caso che lo aveva colpito particolarmente: nel lontano 1992 durante la sommossa che colpì Los Angeles per il caso Rodney King, Bosch fu chiamato sulla scena del crimine dove trovò il corpo di una giovane giornalista straniera freddata con un colpo di pistola come una vera e propria esecuzione. Purtroppo l'eccezionalità degli eventi, la violenza che si scatenava ad ogni angolo e le continue chiamate da parte della centrale, fecero sì che Bosch a malincuore potesse dedicarle solo qualche minuto utile appena per raccogliere pochissimi indizi, prima di dover passare alla scena del crimine successiva.
Venti anni dopo Bosch lavora all'unità dei Crimini Irrisolti, a seguito di nuovi controlli viene fuori che il proiettile usato per uccidere la ragazza appartiene ad un'arma che ha ucciso ancora negli anni seguenti. Così nonostante la contrarietà dei superiori che non vogliono che prosegua le indagini perché si trattava di una ragazza bianca, Biancaneve appunto, e nonostante il suo superiore cerchi di mettergli i bastoni fra le ruote denunciandolo persino agli Affari Interni, il detective Bosch non si ferma davanti a nulla e continua a indagare. Quella che sembrava una morte conseguente ai disordini che flagellavano la città in quei giorni, si rivela ben altro, partendo dalla ricerca dell'arma si ritrova a scavare nei meandri della prima Guerra del Golfo e nei crimini di guerra commessi in quel periodo. Riuscirà Bosch ad avere giustizia per Biancaneve?
Col passare dei libri, Bosch è sempre lo stesso acuto investigatore, testardo, dedito al lavoro e anche un po' sprezzante delle regole e del pericolo, ma la sua sete di giustizia non può che coinvolgerci e farci sentire che stia facendo la cosa giusta, soprattutto in nome delle vittime. Vediamo anche come la figlia Maddie stia crescendo e maturando, sembra che voglia seguire le orme del padre, forse presto leggeremo di una detective Bosch.
I libri di Connelly non hanno bisogno di presentazioni, sono ottimi thriller, intricati, spesso dal finale un po' amaro, come sempre li divoro in pochissimi giorni. Cosa si può volere di più?