Dettagli Recensione

 
Una storia crudele
 
Una storia crudele 2015-07-07 11:51:12 Mario Inisi
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    07 Luglio, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Di notte, nella città di K.

Non avevo mai letto niente dell'autrice e non sapevo che venisse paragonata a Murakami. Se lo avessi saputo avrei evitato il romanzo perchè Murakami proprio non lo digerisco. Invece l'autrice è davvero brava. La genialità della storia sta nel gioco d'ombre tra realtà e fantasia. Un gioco che diventa come un tarlo, cioè il vero aspetto morboso e avvincente della vicenda.
La storia è scritta in prima persona dall'autrice, rapita all'età di dieci anni e tenuta segregata per un anno da uno psicopatico. La bambina sogna per tutto l'anno di essere liberata da Yatabe, il collega del rapitore. Ma il giorno della sua liberazione scopre che un foro collega la camera di Yatabe con l'appartamento del suo rapitore. Dunque Yatabe sapeva di lei e della sua segregazione. E' un complice e, nei suoi confronti, un traditore.
La storia non è così morbosa come potrebbe sembrare e nemmeno troppo ansiogena. La bambina è l'io narrante, quindi è stata liberata, sta bene, anzi è diventata una scrittrice famosa.
Il mistero è solo psicologico e consiste in una specie di ossessione che induce la ragazzina a tornare continuamente sui fatti del passato ricostruendoli ogni volta in modo diverso. Si crea uno strano miscuglio tra fantasia e realtà, per cui l'impossibilità di ricostruire i fatti con certezza, dà carta bianca all'immaginazione, rende adesive le fantasie e conferisce al passato un potere ipnotico e insuperabile. Non solo sulla ragazza e sul suo aguzzino, ma anche sull'investigatore e in fin dei conti sul lettore che viene chiamato a osservare la storia dal buco nel muro della stanza di Yatabe.
Il trauma e l'impossibilità di superarlo fa sì che la ragazzina veda ogni cosa come doppia nel senso di ambivalente in un continuo gioco di specchi: la madre, il padre, i vicini, i compagni. Tutti i personaggi hanno una doppia natura per cui è impossibile fidarsene del tutto. Persino i genitori, il medico, gli investigatori hanno due facce così come l'aguzzino era cattivo di giorno e buono di notte. Ma anche la bambina, io narrante, ha una doppia identità. Odia l'aguzzino ma contemporaneamente lo ama, gli è amica. La vittima diventa anche lei inaffidabile per il lettore: è incapace di dire tutta la verità senza cambiarla. L'immaginazione entra a tal punto in una realtà ostile da mescolarsi con essa in modo da rendere ogni cosa non solo irriconoscibile ma inconoscibile. Così come la misteriosa città di K è irriconoscibile: deserta di giorno e piena di luci la notte. Ogni cosa, ogni persona ha una doppia natura, una doppia identità. Il trauma è l'evento che scatena la fantasia, strumento di salvezza dal mondo e di allontanamento dalla realtà, anche lei buona e cattiva come ogni altra cosa. C'è un fondo di verità nel ruolo che l'autrice dà all'immaginazione che mi fa pensare che veramente abbia avuto qualche trauma.
Bellissimo il finale.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

E' il tuo primo approccio con Natsue? S si devi assolutamente leggere le 4 casalinghe di Tokyo e morbide guance :D
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
08 Luglio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Sì, però ho Grottesque. Gli altri non li ho. Le 4 casalinghe l'ho preso in considerazione dopo aver visto le stelle che gli hai dato tu ma l'idea dell'uomo fatto a pezzi mi fa stare alla larga dalle casalinghe, non si sa mai. La componente horror non mi piace nei romanzi.
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
08 Luglio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Mmm...mi ispira proprio. Lo metto in lista grazie.
3 risultati - visualizzati 1 - 3

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale