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L'amica della signora Maigret
 
L'amica della signora Maigret 2015-07-03 17:10:56 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    03 Luglio, 2015
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Simenon in vacanza


Ritornano l’estate e il caldo afoso e così ritornano anche i miei appuntamenti con il commissario Maigret, letture gradevoli e per nulla affaticanti che consentono di trascorrere con piacere alcune ore.
Ho ricominciato con L’amica della signora Maigret, incuriosito anche dal fatto che la consorte del grande poliziotto è sovente relegata al ruolo di comparsa e non a quello di coprotagonista. Ci speravo, sì mi auguravo che Simenon parlasse un po’ più di lei e non mi sono sbagliato. Infatti, nel corso di una complessa indagine per un presunto omicidio, madame Maigret arriva al punto di dare, se pur autonomamente, una mano al marito e il suo aiuto non è da poco, perché consentirà di giungere alla soluzione del caso che è uno di quelli in cui è veramente difficile sbrogliare la matassa. Ci sono un rilegatore di libri di origine fiamminga, persona all’apparenza integerrima, sua moglie, una ex prostituta che lui ha aiutato a rimettersi sulla retta via, una giovane donna (l’amica della signora Maigret) con un bambino piccolo, un avvocato alle prime armi, ma disposto a tutto pur di far carriera, un infido detective privato ex poliziotto e due denti, trovati dentro il bruciatore di una caldaia. Poi, nel corso della narrazione, i personaggi aumentano e diventano forse anche troppi, perfino per Simenon, così bravo a descrivere le sue creature e qui invece piuttosto approssimativo. È inutile che dica che nulla è impossibile per Maigret, che riesce a risolvere ogni caso, anche il più complesso ed è quello che accade anche in questo libro, per quanto, francamente, la soluzione non ha i consueti crismi della logica e può apparire (a me è apparsa) non del tutto probabile. L’impressione che ho avuto, per una certa carenza nella descrizione dei protagonisti e nella rappresentazione dell’atmosfera, è che Simenon abbia scritto questo giallo con minor impegno, con una certa svogliatezza propria di chi, più che al lavoro, si trova in vacanza.
In ogni caso il romanzo è sufficientemente appagante perché io ne consigli la lettura.

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