Dettagli Recensione
OCHE ALLA DERIVA
Una donna. Una famiglia. Una casa. Una vita. Dieci oche grasse in cortile.
Una donna sola. Una famiglia lontana da cui si è allontanata. Una casa sperduta in un paese sconosciuto. Sette oche grasse in cortile.
Una donna con le sue pastiglie, le sue domande, i suoi perchè e le risposte ai suoi interrogativi. Una casa che sa di vecchia, della vecchia che ci abitava prima; una casa che sta iniziando a rinnovare, a partire dal giardino. Sei oche in cortile.
Una donna che si taglia i capelli per non essere riconosciuta, ma da chi, visto che nessuno la conosce in quel paese? Una casa che ora ha due nuovi inquilini, un ragazzo e un cane, Sam, che la tratta come una sua simile. Cinque oche.
Natale. Un albero addobbato con palline e luci natalizie. Una cena da preparare, un regalo sotto l'albero. Quattro oche.
Una cartolina con una scritta: Arrivo.
Una donna che nasconde e cancella ogni sua traccia.
Una donna sola su un materasso. Quattro oche in riverente attesa.
Un libro veloce, schietto, insolito. Un libro che non ti aspetti, un finale non narrato che lascia l'amaro in bocca, la voglia di combattere che piano piano si perde per strada, nostalgia, malinconia, tristezza, delusione, forza, coraggio... tutto in un'unica donna.
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Commenti
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Commento molto originale. Il libro lo è altrettanto?