Dettagli Recensione
Vita criminale.
Immaginatevi un romanzo, un noir, Los Angeles, 3 personaggi principali. La prima risposta che vi potrebbe venire in mente è senza dubbio LA Confidential, e invece no. Qui i protagonisti non sono poliziotti, anzi, siamo proprio sull'altro fronte, i protagonisti sono infatti tre criminali e il loro intento è quello di arricchirsi (questa forse l'unica analogia con il capolavoro di Ellroy). Bunker da forse il meglio di sè in questo noir ad alta tensione in cui tre delinquenti, uno dei quali appena uscito di prigione, decidono di mettersi insieme per continuare l'attività criminale ai danni...di altri criminali.
A differenza di altri romanzi di Bunker infatti qui il fattore redenzione non c'è proprio, Troy uscito dal carcere non prova a reinserirsi nella società e ad abbandonare la vita criminale, anzi, contatta subito due suoi vecchi compari (Mad Dog e Diesel Carson) e cercano subito di rimettersi "al lavoro". I personaggi sono senza dubbio originali, il vero protagonista è Troy, la mente del gruppo, determinato, intelligente, furbo, un vero leader. Poi c'è Diesel, grande e grosso ma dal cuore d'oro (anche se non troppo intelligente), non ha mai ucciso sebbene ne abbia avuto l'opportunità, il suo unico scopo è mettere su un gruzzolo decente per assicurare un futuro roseo a moglie e figlio. Infine c'è Mad Dog, un vero squilibrato, uccide senza farsi scrupoli, è una scheggia impazzita e gli altri due lo sanno, non si fidano infatti. I tre compiono un paio di rapine ai danni di altri delinquenti (aiutati dal fatto che questi ultimi non possono denunciarli), ma poi proprio durante l'ultimo colpo qualcosa va storto, e le cose si complicano. Iniziano quindi varie ritorsioni, fughe ed evasioni che sembrano quasi troppe cose per un libro di 300 pagine, ed invece no, in questo ibrido tra un hard boiled ed un noir, Bunker riesce a romanzare alla perfezione i vari episodi che si susseguono rendendo la storia piena di colpi di scena ma allo stesso tempo mai superficiale.
D'altra parte la sua storia parla chiaro, e se non la conoscete vi invito vivamente perché è un ulteriore romanzo, Bunker sa di cosa sta parlando e non è un caso se la vita in prigione nei suoi libri è così dettagliata e veritiera, e lo stesso discorso vale per le rapine. Perfetta anche la scrittura, i periodi non sono corti come un hard boiled ma come detto sono ricchi di particolari ed ampiamente descrittivi, anche i personaggi sono perfettamente particolareggiati e la storia è semplicemente imprevedibile (le ultime 10 pagine sono un vero capolavoro).
Concluderò come ho iniziato e cioè con James Ellroy, che di questo romanzo dice "Semplicemente il miglior romanzo di rapina a mano armata che sia mai stato scritto."