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Anima del male
 
Anima del male 2015-04-15 18:33:06 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    15 Aprile, 2015
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La morte disturba...non piace.

“L’anima del male” è il primo romanzo della cosidetta “trilogia del male” , cui fanno rispettivamente seguito “In tenebris” e “Il veleno del ragno”, scritto dall’esordiente autore francese Maxime Chattam.

La narrativa genere thriller-noir ha luogo a Portland, Oregon (U.S.A.) e ha come protagonista un spettore della poilizia locale, Joshua Brolin ex agente F.B.I. trasferito, ancor giovane e in maniera insolita, a occuparsi dei crimini circoscritti in una piccola area di giurisdizione. Una vicenda riguardante un serial killer che ha un modus operandi al di fuori di ogni comprensione razionale che agisce in maniera orrenda infierendo sulle proprie vittime, tutte donne di bella presenza, e lasciando una particolare firma con richiami ai versi e all’oscuro significato del canto dell’Inferno della Divina Commedia.

Accadimenti efferati e complessi che inducono le investigazioni, guidate dall’ispettore Brolin, a un accurato e profondo studio del profilo psicologico dell’assassino che va al di là di quanto già schedato negli archivi delle molteplici polizie locali e dell’agenzia nazionale investigativa. Il pathos è continuo e assicurato; molte sono le piste seguite ma tutte conducono a un vicolo cieco in relazione al susseguirsi di colpi di scena che richiedono una ripartenza delle indagini. La scienza forense, l’anatomopatologia e la strumentazione tecnica, fanno parte integrante e fondamentale per la risoluzione, almeno temporanea, e l’individuazione del folle serial killer.

Ma da dove scaturisce il male? E’ insito in ogni essere umano? Ci sono delle situazioni particolari e/o scatenanti che possono trasformare anche il più tranquillo individuo in una macchina di violenza? Sono queste, e tante altre, le domande che affliggono le indagini di Brolin e che lo portano a soffermarsi su lunghe riflessioni sull’animo umano e su cosa possa celare la nostra mente che spesso sconfina in un universo parallelo di cui non conosciamo la struttura e i suoi limiti.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Genere thriller-noir ad alta tensione emotiva
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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
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Un libro dalla tematica forte...anche troppo per me.
Per provare a rispondere alla tua domanda: in tutti c'è il bene e il male...è l'esperienza che si fa e il temperamento che si ha ,che fanno si che si possa essere portati verso l'uno o l'altro...
E in particolare il vissuto dei i primi tre anni di vita , fondamentali e che pongono le basi di come siamo...
Ciao Ferruccio.
Pia
La dualità bene-male deve esistere altrimenti non avrebbe senso esprimere un concetto su di essi in maniera separata; gli opposti sono alla base dell'esistenza, una specie di bilanciamento che dipende dal nostro libero arbitrio. La concezione che si ha del giusto, in un certo contesto temporale-sociale, induce la stragrande maggioranza delle persone ad attenersi a certe modalità di comportamento; certo l'ambiente dove si vive influisce fortemente i nostri pensieri ma, d'altro canto, questi ultimi possono essere modificati in relazione alla nostra visione dell'immanente. Il dialogo, la discettazione su tale argomento avrebbe un molto più ampio sviluppo non facile da esprimere in questo spazio...comunque è un inizio. Grazie per il tuo cortese, acuto e puntuale intervento. Ciao.
Ferruccio
E capisco che parlare con te...vale sempre la pena...
Bello, sempre arricchente confrontarmi con te Ferruccio...
Si, capisco che la tematica non è per nulla semplice. Si potrebbe vedere oltretutto sotto il profilo religioso, filosofico...oltre che psicologico....
Grazie!!!
Pia
Sì; penso che la tematica in questione abbia bisogno di maggiori spazi e possa affrontare diverse discipline. Grazie per il tuo commento. Ciao.
Ferruccio
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