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Uscita per l'inferno
 
Uscita per l'inferno 2015-04-13 04:44:47 Pupottina
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Pupottina Opinione inserita da Pupottina    13 Aprile, 2015
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Uscita per l'inferno

Non tutte le ciambelle riescono con il buco, di conseguenza, non sempre i libri di Stephen King riescono bene. Il fatto che USCITA PER L'INFERNO abbia ottenuto grande successo per le innumerevoli vendite è da attribuirsi al nome dell'autore, riconosciuto anche sotto lo pseudonimo di Richard Bachman.
Al centro della storia, c'è George Dawes, un uomo che ha perso l’unico figlio, Charles Fred, in tenera età per un tumore cerebrale. Con la moglie Mary ha tentato di tornare ad una vita normale, ma, quando sembra aver raggiunto il suo obiettivo, riceve il colpo che lo porta alla deriva, facendolo uscire di senno. A causa di un inutile prolungamento dell’autostrada 784, George deve perdere la sua casa e l’impiego, dato che la lavanderia in cui lavora verrà rasa al suolo. È questo l'inizio di una spirale che lo porta sempre più in basso, fino a perdere la moglie, sviluppare la doppia personalità di Fred, ricavandola dal secondo nome del figlio defunto, e barricarsi in casa con dell’esplosivo.
Stephen King ha messo nel personaggio di George parte il proprio vissuto, dato che lui stesso aveva lavorato in una lavanderia prima di diventare uno scrittore di bestseller di fama mondiale. Forse anche questo piccolo dettaglio lo ha smascherato e reso riconoscibile, nonostante lo pseudonimo che aveva scelto per mettersi alla prova, quando nel 1981 pubblicò questo romanzo. Certo è che compì un passo falso che rivelò la sua identità oppure la cosa era volta per aggiungere successo e gossip alla fama che già possedeva. Comunque, sicuramente ha saputo far parlare di sé e questo romanzo, come gli altri pubblicati con lo stesso pseudonimo, hanno ottenuto milioni di ristampe.
Certo è che in USCITA PER L'INFERNO manca quel tocco di soprannaturale che gli è proprio, ma sono presenti altri elementi narrativi e stilistici che lo contraddistinguono. Nonostante tutto questo romanzo non sempre si legge con piacere e, per alcuni capitoli risulta anche notevolmente noioso e privo di ritmo. Non è sicuramente da includersi nella rosa dei migliori di Stephen King.

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