Dettagli Recensione

 
Made in Sweden
 
Made in Sweden 2015-04-02 11:52:47 Donnie*Darko
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Donnie*Darko Opinione inserita da Donnie*Darko    02 Aprile, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

(Noia) made in Sweden

Romanzo ispirato a una storia vera che ebbe come sciagurati protagonisti alcuni consanguinei di Stefan Thunberg, ovvero uno dei due autori.
Opera redatta a quattro mani con Anders Roslund e imperniata sulle attività illegali di tre fratelli: Leo, Felix e Vincent, criminali in erba abili a sfruttare il furto di numerose armi da fuoco da un deposito dell'esercito svedese. All'affiatato trio si aggiungono il bellicoso Jasper e la sognatrice Anneli, rispettivamente amico d' infanzia e compagna di Leo, ovvero il leader carismatico della gang.
Le attinenze suggerite -neppure troppo velatamente- con il nostrano "Romanzo Criminale" sono nulle o quasi. Con lo scritto di Giancarlo De Cataldo i punti di contatto sono minimi, inoltre la differenza qualitativa è indiscutibile.
I parecchi personaggi vengono regolarmente ben presentati per poi essere lasciati al loro destino, quello racchiuso in stereotipi tipici del filone poliziesco, senza però l'offerta di adeguate sfumature in grado di prendere le distanze da un quadro manicheo.
L'introspezione è blanda, latita anche laddove una scrittura meno distaccata avrebbe trovato terreno fertile per gli approfondimenti atti a creare quell'"immorale" empatia che spesso si materializza in questo genere di libri tra lettore e il malavitoso. Esempio lampante sono i flashback risalenti all'infanzia dei giovani, l'ingenuità e la vulnerabilità dei ragazzi lasciano impassibili, non inteneriscono nè rendono più umani questi clichè cartacei.
Gli autori vorrebbero poi giustificare la predisposizione alla violenza con la presenza del feroce padre-padrone Ivan, manesco con la moglie e autoritario coi figli, vaneggiante nel suo ideale famigliare regolarmente rovinato da ingenti dosi di aggressività acuita dagli eccessi alcolici. Ma la deviata figura paterna non funziona, anch'essa troppo risaputa e poco imponente per incidere.
Il romanzo è poi annacquato nella descrizione delle rapine alle banche. Le azioni sono prive di particolare verve, inframezzate da passaggi barbosi e sciatti nel riassunto di una normalità dietro cui i rapinatori vorrebbero celarsi.
Anche gli antagonisti peccano di debolezza: John Broncks è un poliziotto senza carisma, anonimo, non uno di quei loser per i quali si simpatizza, personaggio che da teoricamente focale diventa invisibile per mancanza di interesse nei suoi confronti. A salvarsi per il rotto della cuffia c'è giusto il rapporto conflittuale tra Leo e il padre, sicuramente interessante nell'urgenza dell'uomo di riscattare - ovviamente a suo modo- gli errori del passato.
"Made in Sweden" si rivela come un polpettone noir senza la giusta dose drammaturgica, prolisso e troppo sfilacciato, appena sufficiente nell'alternare i rarissimi momenti mozzafiato a passaggi intimisti di bassa lega. Il finale affrettato poi, suggella il colpo di grazia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
260
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Interessante commento da cui traspare l'arrabbiatura per aver perso tempo che un testo sbagliato....
Bravo e auguri per una lettera migliore nel prossimo futuro!
In risposta ad un precedente commento
Donnie*Darko
02 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Non per essere veniale ma anche i venti euro buttati incidono :-) grazi,e anche per l'augurio!
Salve Alessandro. Il tuo è un bel commento, anche se sei stato poco soddisfatto del libro, che pare rispecchiare gli stereotipi del genere a cui appartiene. Personalmente amo molto la letteratura scandinava e nordica in generale,che contano scrittori ragguardevoli, anche con testi ' venati di giallo' . A tutti i lettori assidui capitano libri sbagliati. Alla prossima.
Efficace come sempre... sia nella buona che nella cattiva sorte :)
In risposta ad un precedente commento
Donnie*Darko
03 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Emilio, grazie.
In effetti questa volta il mio istinto mi ha tradito, come dici tu può capitare. Tenendo sempre conto del fatto che questa è una mia opinione, e come tale soggettiva, non è detto che ad altri non possa piacere :)
In risposta ad un precedente commento
Donnie*Darko
03 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Ti ringrazio nella speranza che sia buona sempre (o quasi) ! :)

03 Giugno, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Commento condivisibile in toto. I precedenti di libri di Roslund mi avevano fatto sperare in qualcosa di meglio, peccato.
7 risultati - visualizzati 1 - 7

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale