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Non ti avvicinare
 
Non ti avvicinare 2015-03-30 04:56:43 Pupottina
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    30 Marzo, 2015
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Non ti avvicinare

Inimmaginabile. Sconvolgente come tutti i misteri inspiegabili della mente umana. Cosa ci dice a volte la testa? Quali imprudenze ci fa compiere? NON TI AVVICINARE è un thriller psicologico che ti prende dalla prima all’ultima pagina. Riesce a mantenere la suspense ad un ritmo costante; non si affievolisce mai, ma resta desta, inquietando il lettore che non può non porsi più interrogativi di quanti se ne ponga la sua protagonista, Stella Davies.
A chi realmente la protagonista si rivolge quando dice “non ti avvicinare”? Chi è che vorrebbe tenere a distanza? Perché? Cosa potrebbe farle? Cosa le potrebbe accaderle?
L’agorafobica dottoressa, specializzata in psichiatria, Stella Davies, si trova in una situazione potenzialmente pericolosa. Compie un’azione, sapendo che non avrebbe dovuto. Semplicemente apre una porta.
Tu, lettore, ti sei mai chiesto cosa faresti se, in una gelida serata invernale, una ragazza bussasse alla tua porta per chiedere aiuto? Sei sola in casa e hai paura della tua stessa ombra. Recentemente hai vissuto un trauma da cui ancora non ti sei ripresa e sei consapevole che, potenzialmente, se ti accadesse qualcosa, dopo aver aperto quella porta ed esserti imbattuta nel peggiore dei pericoli, nessuno potrebbe correre ad aiutarti. In una situazione simile, cosa faresti?
Sai bene di avere dei grossi problemi, ma vuoi uscire dal tuo volontario isolamento e vuoi provare a te stessa che non sei costantemente in pericolo. Vuoi darti una chance e dire no alle tue paranoie. Chi suona alla tua porta, in fondo, è solo una ragazzina. Bella. Infreddolita. Apparentemente innocente. Stella non vuole sentirsi in colpa se la ragazza muore di ipotermia. Sente che non ha altra scelta e deve accoglierla. Dopo un po’ la ragazza sembra sapere delle cose su Stella e sulla sua vita. In un crescendo di tensione, Stella inizia a sentirsi in trappola, in una spirale di paura, che le è nuova poiché lei ha già costruito una prigione intorno a se stessa, mentendosi e fingendo che la sua situazione non sia poi tanto grave. È forse la verità, nascosta dalle menzogne, ad atterrirla di più. Non si sente più al sicuro, nella grande casa dove vive con suo marito Max, che però non c’è e non le risponde al cellulare.
La trama si dipana concatenando inimmaginabili colpi di scena e delineando profonde crisi individuali. Un ottimo thriller psicologico che vi farà riflettere su come possa essere considerata, relativamente banale e rassicurante, una situazione di apparente normalità.

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