Dettagli Recensione
Lost in Botswana
Una suggestiva avventura nella selvaggia savana del Botswana. Ecco cosa si è inventata TESS GERRITSEN per allietare i suoi lettori. Niente di più avvincente, soprattutto quando la calura si tinge del rosso sangue delle vittime, gli ignari turisti che avevano deciso di intraprendere un tour estremo nella savana, “Lost in Botswana”.
Cosa c’è di misterioso negli eventi che si susseguono?
Perché queste terrificanti tragedie si mescolano con quanto accade a Boston?
Sì, proprio nella città dove l’agente di polizia, Jane Rizzoli, e l’anatomopatologa, Maura Isles, seguono un nuovo caso, che sembra collegarsi con quanto avviene in Botswana. Possibile?
Sì, perché TESS GERRITSEN ha un solo obiettivo: non scivolare mai nel banale, quando scrive uno dei suoi medical thriller. La trama è complessa, ma avvincente. L’atmosfera afosa del Botswana, quindi, rende particolarmente sanguinolenta anche la quotidianità di Boston. La collaborazione tra Rizzoli & Isles è indispensabile per la soluzione dell’indagine, finché ogni tassello dell’intricato puzzle trova il suo posto.
Come sempre gli elementi di successo di questi thriller sono: lo stile, la trama, l’azione e i dettagli medici, sapientemente spiegati e resi semplici e comprensibili dalle spiegazioni della strepitosa dottoressa Isles, alterego della Gerritsen. Tutti questi elementi insieme rendono molto interessanti ed avvincenti i suoi medical thriller.
Uno stranissimo omicidio colpisce Boston: un cacciatore viene trovato appeso e sventrato come uno dei trofei di caccia che amava impagliare, in una sorta di grottesco e crudele contrappasso. Per Rizzoli & Isles è un caso complesso e inquietante. La situazione peggiora quando viene ritrovato lo scheletro di un’altra vittima uccisa allo stesso modo e si capisce che l’assassino colpisce da anni. Boston non è il suo unico terreno di caccia. Le indagini portano tutte in una direzione: a una serie di brutali omicidi avvenuti cinque anni prima tra un gruppo di survivor e rimasti irrisolti. Jane dovrà avvicinare l’unica superstite di allora e costringerla a rivivere l’orrore per cercare di risolvere il mistero.
Indicazioni utili
Il silenzio del ghiaccio