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"I BUGIARDI SARANNO GETTATI NELLO STAGNO DI FUOCO"
Miranda viene trovata brutalmente assassinata nella sua stanza, in una casa di recupero per sole ragazze che presentano gravi problemi a livello sociale e personale; la stessa sera anche Elisabet viene assassinata, l'arma del delitto? Una pietra di cui si perdono misteriosamente le tracce.
Joona Linna viene chiamato a indagare sugli omicidi; da subito il quadro della situazione gli appare confusionario, pieno di punti interrogativi e di strane coincidenze/circostanze che rendono il tutto troppo facile... troppo ovvio: possibile che il colpevole sia una semplice ragazzina? Si è vero, in passato ha dato segni di forte squilibrio, ma tali e tanti da averla portata ad un'azione di questo tipo?
La chiave della soluzione non è dietro l'angolo, anzi... è una testimone del tutto inaspettata e inattesa, inizialmente non ha senso prenderla sul serio, è una veggente che racconta quello che le persone vorrebbero sentire, ma nel corso della storia, questa figura secondaria, prenderà piano piano spazio , fino ad arrivare al centro dell'obiettivo, unica e vera protagonista indiscussa.
Oltre ad occuparci del delitto, verremo anche a conoscenza del triste e difficile passato dell'investigatore, di ciò che lo ha reso così schivo e apparentemente privo di ogni emozione.
Un thriller lungo, che a tratti si perde nel raccontare una storia nell'altra, ma che, nonostante ciò, si presenta avvincente e ricco di suspence; i capitoli brevi giocano un ruolo favorevole, permettendo al lettore di affrontarne la lettura in piena scioltezza, le descrizioni dettagliate e i dialoghi onnipresenti non lo rendono noioso ma alimentano la curiosità del lettore, curiosità che aumenta soprattutto verso la fine... insomma penso proprio che mi toccherà leggerne il seguito!