Dettagli Recensione
Un diavolo di scrittore
L’inizio è molto promettente. Perché questo è un thriller che parte dalla fine e, per un autore geniale come Deaver, il libro si prospetta veramente interessante perché l’idea sembra tanto geniale quanto (quasi) impossibile. I suoi libri sono sempre un conto alla rovescia, al cardiopalma, quindi anche solo la scelta stilistica di partire dalla fine della storia non può che intrigare. All’inizio però è difficile ingranare, proprio perché mentre in un libro “normale” conosci i personaggi piano piano e ti addentri nelle loro avventure, in questo caso ti si presentano tutti già nel pieno dell’azione ed ancora non li conosci, non ne conosci i ruoli né i rapporti tra loro. Per cui la lettura è, onestamente, difficoltosa per quasi tutto il libro, fino a quando, verso la fine, ti si sciolgono le trame e vanno a posto tutti i pezzi del puzzle, sorprendendoti. Come fa sempre questo autore. New York fa da sfondo, l’October List è un pretesto, chi sembra non è, chi è non sembra. Tanti sono gli ingredienti di una storia che l’autore è riuscito a rendere adrenalinica pur avendo intrapreso un azzardo stilistico che poteva essere molto rischioso. Da premiare il coraggio ed il risultato. Perché se la protagonista si rivela un diavolo di donna, Deaver è senza dubbio un diavolo di scrittore.