Dettagli Recensione
Ambizioso, ma senza riuscirci
Il vangelo di Maria Maddalena è un romanzo che vorrebbe mostrare una visione alternativa delle vite di Gesù e Maria Maddalena. Primo di una trilogia, non posso dire che questo sia un brutto libro: la trama tutto sommato coinvolge ed il lettore si trova catapultato in una Scozia piuttosto folkloristica che non mi è dispiaciuta.
La storia alternativa di Maria Maddalena, invece, non ci racconta niente di diverso rispetto a quanto già riferiscono numerose teorie complottiste ed esoteriche, che girano in rete da ormai diversi anni e su cui si discute da tempo. In ogni caso, nulla di quanto riportato mi ha sconvolta così profondamente, anche perchè non ci sarebbe nulla di strano in un eventuale rapporto tra Gesù e la Maddalena. I due, infatti, vivevano in un'epoca in cui era assolutamente normale sposarsi e sarebbe, al contrario, un evento singolare che nessuno dei due lo fosse stato. Quanto al fatto che la Maddalena potesse non essere una prostituta, c'è poco da dire: alcuni sostengono che lo fosse ed altri no, ma non sapremo mai la verità, qualunque essa sia. Pertanto, basare un'intera trilogia su queste teorie e dichiarare che corrispondano a verità fuori dalla finzione del romanzo è qualcosa che trovo poco sensato (ovviamente, a livello di marketing la scelta paga).
Il romanzo è poi scritto in modo piatto, senza guizzi letterari, nè abilità stilistiche particolari, ma soprattutto senza riuscire a trasmettere emozioni in molte occasioni, il che impedisce al lettore di immedesimarsi completamente nei personaggi. Questo accade soprattutto in quelle occasioni in cui le emozioni coinvolte dovrebbero essere molto forti: per esempio, se il tal personaggio viene rapito, questo deve necessariamente provare delle emozioni, che siano paura, agitazione, panico... nel romanzo le emozioni vengono dichiarate, ma non mostrate.
Questo influisce anche sulla caratterizzazione dei personaggi, che quindi risultano piatti, proprio perchè l'autrice non riesce a mostrare le emozioni che provano i personaggi, facendoli somigliare ad automi che compiono determinate azioni per esigenze di trama. In effetti, nessun personaggio del libro mi è rimasto impresso in modo particolare, anzi, ho ricordato dell'esistenza di alcuni di loro solo dopo aver ripreso in mano il libro. Nemmeno gli antagonisti mi hanno colpita particolarmente, in quanto non sembrano avere motivazioni valide per quanto fanno.
In definitiva, è un romanzo d'evasione godibile, ma con numerosi difetti. L'ispirazione è ai romanzi di Dan Brown, che, tuttavia, sono fatti molto meglio, in quanto si desidera veramente arrivare alla soluzione degli enigmi, che hanno anche una risoluzione convincente.
Indicazioni utili
- sì
- no