Dettagli Recensione
Smuovere le montagne
"Angeli e demoni", datato 2000, è il primo romanzo di Dan Brown avente per protagonista il professore Robert Langdon, docente di simbologia religiosa ad Harvard.
Curiosamente in Italia la serie non ha rispettato l'ordine cronologico, dal momento che “Angeli e demoni” è stato pubblicato soltanto in seguito all’enorme successo commerciale de “Il codice Da Vinci”, uscito nel 2004.
Langdon viene convocato al CERN di Ginevra per indagare sulla misteriosa morte di uno scienziato che ha un ambigramma marchiato a fuoco sul petto con la scritta "Illuminati".
Dal laboratorio dello scienziato risulta scomparso un cilindro di antimateria, capace di sprigionare enormi e distruttive quantità di energia.
Il cilindro risulta nascosto in Vaticano, collegato ad un countdown. E proprio in Vaticano si sta svolgendo il Conclave per l'elezione del nuovo pontefice.
Dan Brown è uno degli scrittori più discussi della letteratura moderna.
Le sue opere, piene di riferimenti storici, scientifici, artistici, religiosi, sono un invito a nozze per critici e studiosi pronti a ravvisare incongruità ed inesattezze.
Lo stesso Dan Brown ha spesso favorito questa sorta di accanimento verso i propri romanzi, dichiarando che le trame fossero attinenti alla realtà storica dei fatti. Una furba strategia di marketing. Poco importa quale sia la verità, l'importante è che se ne parli.
Sicuramente Brown è un autore scaltro. I misteri della Chiesa, la massoneria, l’arte, la spiritualità, la simbologia, Roma, Parigi, Washington. Sono tematiche ed ambientazioni suggestive che inevitabilmente catturano le attenzioni del grande pubblico.
Il focus della discussione è, a mio avviso, stabilire quale sia il fine della produzione letteraria di Brown.
È ovvio che, se giudicato in base alla veridicità storica, il risultato non può che essere scarso. Ma sarebbe un giudizio scorretto. Non stiamo parlando di un saggio. Se valutiamo il romanzo in base alla qualità di parametri quali scorrevolezza dell’intreccio, abilità nell’utilizzo dei colpi di scena, capacità di incuriosire il lettore, ovvero i requisiti che deve possedere un’opera di puro intrattenimento quale è “Angeli e demoni”, la valutazione è ottima. È questa, secondo me, la corretta collocazione di un autore come Brown. Sono prodotti avvincenti sapientemente progettati per avere successo commerciale. Tutto il resto, dalle dichiarazioni ammiccanti dello scrittore alle critiche, a volte fondate e altre gratuite, interessa relativamente.
È curioso il fatto che Brown sia considerato un fervente oppositore della Chiesa Cattolica. Curioso perché una delle parti più interessanti del romanzo è rappresentata da un efficace monologo del camerlengo Ventresca sulla lotta tra scienza e fede, in difesa di quest'ultima.
"La scienza è il nuovo Dio. Avete vinto, ma non lealmente. Non avete dato risposte. Avete avuto la meglio modificando la nostra società in modo così radicale che le verità che un tempo consideravamo linee guida ora sembrano inapplicabili. Ma se la scienza ci ha fornito una miriade di gadget e comodità, ci ha lasciato un mondo dove non esiste più la meraviglia. I tramonti si sono ridotti a frequenze e lunghezze d'onda. Furono necessarie migliaia di anni per passare dall’invenzione della ruota a quella dell’automobile, ma è bastato solo qualche decennio per passare dall’automobile ai viaggi nello spazio. Oggi misuriamo il progresso scientifico in settimane. Stiamo perdendo il controllo. Voi dite che la scienza sarà la nostra salvezza. Io dico che la scienza è stata la nostra rovina. Guardatevi attorno: le promesse della scienza non sono state mantenute. Le promesse di efficienza e semplicità hanno generato solo inquinamento e caos. Il mondo si muove così velocemente che, anche se vi fermaste per un istante ad analizzare le conseguenze delle vostre azioni, qualcuno più efficiente di voi vi sorpasserebbe. E così continuate sulla vostra strada. Costruite armi di distruzione di massa, mentre il papa incontra i capi di Stato implorandoli di rinunciare all’uso della forza. Incoraggiate le persone a comunicare tramite cellulari e computer, mentre la Chiesa apre le sue porte per ricordarci di entrare in comunione con gli altri come vuole la nostra natura. “Dimostrateci che Dio esiste” dite. Io vi rispondo: prendete i vostri telescopi, scrutate i cieli e poi ditemi come può Dio non esistere. Sostenete che sarebbe bastato un minimo cambiamento della forza di gravità o del peso di un atomo per fare del nostro universo una nebulosa senza vita anziché uno splendido oceano di corpi celesti, e non riuscite a vedere la mano di Dio in tutto questo? Vi sembra più facile credere che abbiamo pescato la carta giusta da un mazzo composto da miliardi di carte? Possibile che l’uomo sia spiritualmente così povero da credere più volentieri nell’impossibilità matematica che nell’esistenza di un potere più grande di lui? La religione è imperfetta, ma solo perché è imperfetto l’uomo".