Dettagli Recensione
Nell'abisso dell'anima
Solitamente, quando recensisco, mi piace fare un riassunto del romanzo: qualcosa di personale, con qualche dettaglio, ma senza spoiler. Essendo passato molto tempo dalla conclusione di questo volume (ed essendomi accorta solo ora di non aver scritto un'opinione), la mia memoria ha perso un po' i dettagli; pertanto preferisco omettere il riassunto e passo direttamente al mio parere =)
Quindi, dopo questa prolissa introduzione, posso dire che......naturalmente Karin Slaughter non delude mai!!!
Lo stile dell'autrice per me è assolutamente intrigante, coinvolgente e unico: leggo thriller più o meno dall'età di 14 anni e Jeffery Deaver era il mio idolo indiscusso, ma ero arrivata ad un punto in cui il mio essere iper critica aveva un po' affievolito la mia speranza di trovare romanzi thriller che stimolassero la mia piccola mente criminale (lo dico per ridere, eh!).
Per fortuna sono incappata in due autori che hanno "riacceso la scintilla" ed uno di questi è esattamente la Slaughter. Mi piace come struttura i suoi romanzi: in questo, in particolare, approfondiamo il noto personaggio di Faith Mitchell, partner dell'adorabile agente Trent. Apprezzo l'idea della Slaughter di scavare nel passato dei personaggi, facendoceli scoprire (e amare) man mano. Non trovo per niente noiosi tutti i dettagli che ci fornisce, anzi, per me contribuiscono soltanto ad aumentare l'interesse e il coinvolgimento del lettore nella storia!
In questo volume, l'autrice scaraventa Faith in un abisso profondo, quello della sua anima; un turbinio di sentimenti contrastanti, paure celate e non, quesiti...per Faith, vederere la luce in fondo al tunnel è assai difficile.
Inutile dire che i personaggi sono ben caratterizzati, probabilmente più a livello psicologico che fisico, ma questo non mi disturba affatto: permette al lettore di immaginarseli come preferisce, dando però un'impronta ben precisa al carattere e al loro modo di pensare/agire.
Ottimo lavoro, Karin!