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PAREIDOLIA ?
Oceani d’ inchiostro sono stati usati per scrivere di JACK LO SQUARTATORE . Molti hanno indagato e pubblicato libri sulle vicende accadute a Londra nel 1888. Un mistero irrisolto. Per alcuni un’ossessione, per altri un mito. La lista dei sospettati è lunghissima . Pescivendoli,scrittori , barbieri psicopatici, magnaccia, calzolai , persone con alte cariche militari, medici, Il Duca di Clarence, Lewis Carroll ….. e chi più ne ha …. Hanno girato film, documentari, trasmissioni . Ognuno con la propria teoria, con la propria soluzione. In Tv hanno intervistato un agente di Scotland Yard che come hobby prosegue le indagini per conto proprio !! Ed è anche diventato, nel tempo, il più fornito dei collezionisti …. su qualunque cosa appartenga a quel lugubre periodo e a quel caso.
Ma nessuno è mai arrivato a fare quello che ha fatto Patricia Cornwell. Nel 2002 pubblica questo libro inchiesta sostenendo di avere risolto il caso di JACK LO SQUARTATORE ( si firmava così nelle lettere …). Il colpevole ? Il pittore impressionista Walter Richard Sickert. Uno dei più famosi artisti d’oltremanica. Per arrivare a questa soluzione, la Cornwell , ha acquistato 32 dipinti dell’artista facendone a pezzi uno per farlo esaminare ( scatenando l’ira furibonda della Fine Arts Society e di tutti i critici d’arte) . Altro che CSI ! Non solo …. Ricerche a tappeto in varie località dove Sickert soggiornava di frequente o nei vari archivi . Infine esami grafologici e genetici su lettere ecc. completano un’indagine molto onerosa. Insomma uno scherzetto da 6 milioni di dollari.
Il risultato è un libro molto interessante ed avvincente. Descrive nei minimi particolari l’indagine dalla A alla Z . Ripercorre la vita intera del sospettato N.1 . Ci regala uno spaccato della Londra vittoriana molto inquietante. In sostanza un libro/inchiesta che non ha niente da invidiare ai migliori thriller. Vicoli bui, appartamenti segreti, tracce, sfide, lettere minatorie, indizi, DNA mitocondriale , messaggi nascosti in opere d’arte ….
Non sono un fan di Patricia Cornwell, nel modo più assoluto. Ma forse questo è il libro che più gli è riuscito. Già perché la realtà spesso supera la fantasia . E questa volta l’autrice ha dovuto scrivere qualcosa di realmente accaduto. Spero solo che la Cornwell non sia l’ennesima vittima di pareidolia ( fa più vittime di JACK !) , altrimenti quei 6 milioni di dollari sono stati bruciati a causa di un’ossessione ….
Lettura consigliata agli investigatori incalliti.
P.S.
Nel settembre 2014 l’esame del DNA effettuato su uno scialle di una vittima dell’epoca incastra tale Aaron Kosminski. Finisce in una bolla di sapone pochi mesi dopo. L’identità di Jack Lo Squartatore rimarrà un mistero per sempre.