Dettagli Recensione
Nell'interesse del Partito
Shanghai, 1990.
È un periodo storico delicato per la Repubblica Popolare Cinese.
Nell'anno in cui sono stati rovesciati i regimi comunisti in Europa, la Cina elabora il ricordo delle recenti proteste di Piazza Tienanmen del 1989, dove persero la vita centinaia o forse migliaia tra studenti, intellettuali ed operai.
Sotto la guida di Deng Xiaoping, il paese ha iniziato da anni un momento storico di transizione e fusione tra la politica socialista e l'economia capitalista.
Una sorta di evoluzione del marxismo-leninismo promosso da Mao, politico e dittatore cinese dal 1949 fino al 1976, e che nel 1968 aveva lanciato la cosiddetta Rivoluzione Culturale, volta a frenare gli ideali rivoluzionari rieducando i giovani nei villaggi contadini sperduti.
In un periodo storico di forti cambiamenti socio-politici a livello mondiale, la Cina agli inizi degli anni '90 si trova quindi in una situazione delicata, dove l'interesse del Partito è uno solo: mantenere ad ogni costo la stabilità.
Protagonista del romanzo è l'ispettore capo Chen Cao, 35 anni.
Esperto e traduttore di letteratura straniera e poeta modernista di discreto successo, è stato assegnato dal Partito ad una carriera lavorativa nella Polizia.
L'ispettore Chen, insieme al sottoposto Yu, guida la sezione dei "casi speciali", ovvero crimini che hanno interessi politici, giudicati pericolosi per il Partito.
Quando in un canale sperduto, avvolto in un sacco della spazzatura, viene ritrovato il corpo di Guan Hongying, Lavoratrice Modello della Nazione e personaggio di spicco all'interno della propaganda politica, il caso viene assegnato a Chen.
Il romanzo, primo della serie dei casi dell'ispettore Chen, è l'opera d’esordio di Qiu Xiaolong, scrittore e poeta cinese.
Durante un viaggio negli Stai Uniti nel 1989, Xiaolong scoprì che il suo nome era finito nell'elenco dei promotori delle rivolte di Piazza Tienanmen, e da allora è stato costretto a rimanere in suolo statunitense.
Come spesso capita nella narrativa di genere, il giallo è soltanto il pretesto per analizzare e raccontare la realtà circostante.
Attraverso l'indagine di Chen, Xiaolong descrive la Cina del 1990, l’influenza del capitalismo nel “socialismo con caratteristiche cinesi”, le spinte verso la modernità che si scontrano con le tradizioni del Partito.
I grandi poteri degli alti quadri vengono contrapposti alla massa popolare, che vive in stanze di otto metri quadrati, sotto il controllo costante della politica che guida ed indirizza mass media e propaganda.
Il fatto che Chen non nasca poliziotto per vocazione, ma per volere del Partito, permette allo scrittore di inserire nel libro numerose poesie, massime confuciane ed endecasillabi modernisti.
Poliziotto romantico, che crede in una personale "giustizia poetica", Chen guida il lettore alla scoperta della Cina tra piatti tipici, ristoranti caratteristici, usanze popolari, karaoke, indagini che avanzano a suon di input politici, in un romanzo interessante ed ottimamente strutturato.
"Se ti impegni a sufficienza in qualcosa, comincia a fare parte di te, anche se non ti piace veramente e sai che quella parte non è vera".
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La tua recensione è interessantissima e di ammirevole completezza.
Un poliziesco che si trasforma in uno spaccato della Cina moderna, solo in Larsson come ho scritto nelle note ho trovato un' analisi altrettanto profonda.
Scrive molto bene l' autore, basta solo avere un briciolo di pazienza iniziale tra nomi, luoghi e piatti tipici cinesi che non è facile ricordare da subito.
La serie conta altri sette romanzi, e a quanto ho letto dalle trame in ogni indagine mistero, società e politica sono legati tra loro. Spero che il livello resti lo stesso di questo primo romanzo.
Inoltre ho apprezzato i protagonisti, così semplici, veri, umani, a tratti coraggiosi e a tratti deboli e piccoli di fronte a cose più grandi di loro proprio come ognuno di noi, che per un attimo mi hanno fatto sorridere ripensando a molti personaggi perfino troppo tormentati e impossibili che si trovano in questo tipo di romanzi.
Grazie della segnalazione!
Ma l' analogia tra le due serie si ferma al genere, giallo-thriller con approfondimenti e critiche alla società da un punto di vista politico e culturale.
I personaggi invece sono diversi.
Sicuramente entrambi gli scrittori sono eccellenti nella caratterizzazione.
Molto più simili ad un qualunque vicino di casa nostra quelli di Qiu Xiaolong, più attivi, cinematografici e " tormentati " quelli di Stieg Larsson. E soprattutto con più libertà di azione.
Le differenze tra i personaggi simbolo ne sono una testimonianza.
Tanto colto, calmo, romantico e riflessivo l' ispettore capo Chen, quanto istintiva, imprevedibile e chiusa Lisbeth Salander.
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