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Il pensionante
 
Il pensionante 2015-02-04 12:09:21 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    04 Febbraio, 2015
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Noir d'Autore

Bruxelles. Un giovane squattrinato e una donna, un'entraineuse vestita da gran dama, sono in una stanza d'albergo. In quella attigua c'è un ricco uomo d'affari, con una valigia piena di banconote, diretto alla stazione.
Così inizia la vicenda di questo ennesimo libro di Simenon che, oltre ad essere il padre di una notissima produzione seriale, ha scritto anche molti altri testi, spesso con talento.

L'autore è qui ai vertici delle sue capacità, quasi a livello dei suoi capolavori "Il Presidente" e "L'orologiaio di Everton".
La struttura del romanzo è collaudatissima : tutto trova il proprio incastro e non c'è nulla di superfluo.
La prosa,asciutta ed efficace, si caratterizza per il notevole grado di leggibilità. La tensione è continua. C'è un delitto che porta già con sé il suo castigo; poi una pensione a conduzione familiare con alcuni personaggi appena tratteggiati e contornati di silenzio, qualcuno invece non facilmente dimenticabile, quasi epico.
Spesso sono gli stessi semplici gesti quotidiani a comporre il filo inquietante che percorre ogni pagina, ogni riga. A volte l'atmosfera di un evento viene invece anticipata con una frase ad effetto. "Quel che accadde dopo fu dirompente come un colpo di pistola esploso in mezzo alla folla".

Se qualcuno avesse in mente "Delitto e castigo" di Dostoevskij, il confronto sarebbe a tutto svantaggio di Simenon, perché qui è proprio l'approfondimento psicologico-esistenziale a mostrare carenze. Non che manchi totalmente: ci sono gesti o sguardi rivelatori, ma tutto risulta circoscritto; lo scavo interiore non fa parte di questo orizzonte.
Borges diceva che " la letteratura consiste, non nello scrivere esattamente quello che ci si propone, ma nello scrivere in modo misterioso e profetico qualcosa che va oltre quello che ci si era proposti ". Non possiamo dire che ciò sia avvenuto.
Per gli amanti del genere giallo/noir, penso però che questo libro sia veramente imperdibile.

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Commenti

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Bella recensione, complimenti.
Mi piacciono i tuoi riferimenti ad altre opere e la citazione di Borges.

Bravo.
Saluti
Riccardo.
Ottima recensione Emilio; mi piace molto il Simenon non-Maigret per il tratto psicologico nell'indagine di un delitto.. Inserisco nella mia wl. Grazie. Ciao.

Ferruccio
io Simenon lo adoro proprio per le cose che riesce a lasciare nella penna...se lo confronti con la logorrea di tanti giallisti di successo oggi...
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Emilio Berra  TO
04 Febbraio, 2015
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Grazie Riccardo.
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
04 Febbraio, 2015
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Ti ringrazio, Ferruccio.
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
04 Febbraio, 2015
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Augusto, probabilmente hai ragione, anche se non leggo "giallisti di successo oggi". Ma questo vale anche per tanti scrittori ' non giallisti ' di successo oggi. Tanto che la parola "successo" sta assumendo connotazioni di volgarità.
Complimenti Emilio, bel commento, particolareggiato ed esaustivo. :-)
gracy
04 Febbraio, 2015
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Chapeau!! Un inchino a Borges e a chi scrive cose mervigliose :)) e a Simenon che dopo tutto ha scritto tanto e che non ha precedenti tra gli autori noir internazionali e che in Italia spetta solo a Scerbanenco, lo stile noir...intendo. IMHO!!
siti
04 Febbraio, 2015
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Molto chiaro il pensiero Emilio, io prendo nota dei capolavori di un autore tutto da esplorare, per me.
So già che se mi piacerà non saprò essere così equilibrata nell'esprimere il mio giudizio. Un saluto.
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
05 Febbraio, 2015
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Grazie Maria.
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