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Nel buio il cieco è sovrano
I coniugi Lars Kepler hanno pubblicato un altro grande successo da sommare ai precedenti e forse anche un po’ superandosi, visto che sono tornati con una serie infinita di colpi di scena. Il bello dei loro romanzi sta proprio nell’imprevedibilità delle loro storie. Il lettore resta sempre spiazzato dinanzi alle loro scelte narrative.
Dopo lo sconvolgente finale de L’UOMO DELLA SABBIA, che aveva lasciato l’affezionato pubblico dei lettori in sospeso per la sorte dell’ispettore Joona Linna, i Lars Kepler riportano in primo piano il loro personaggio più interessante del romanzo d’esordio, colui che aveva dato il titolo a L’IPNOTISTA.
Erik Maria Bark torna con una situazione familiare mutata, ma positiva dal punto di vista professionale e personale. Ha nuovi interessi, ma anche vecchi casi con cui fare i conti. Errori del passato tornano a dominare il suo presente. Verità taciute consolidano sospetti contro di lui. Preoccupanti pericoli incombono sul suo futuro.
Soltanto Joona Linna potrebbe aiutarlo, ma lui è stato dichiarato morto.
Ciò che rende fantastico questo nuovo romanzo, portandoci NELLA MENTE DELL'IPNOTISTA, è soprattutto la decisione dei Lars Kepler di sottoporre l’ipnotista ad esperienze inimmaginabili. Lo mettono in situazioni spinose, che sono letteralmente contro la sua natura e formazione medica; vicende che si evolvono in pericoli costantemente in crescita, creando un ritmo adrenalinico che non si perde, nonostante le 600 pagine di action thriller.