Dettagli Recensione
L'evoluzione morale e professionale di Samantha Ko
E’ evidente, in questo libro, la tempra del grande narratore, del romanziere che sa tenere avvinto il lettore ad una storia, ad una trama essenziale. La psicologia dei personaggi traspare dall’azione, non da riflessioni interiori o da digressioni temporali. La vicenda è lineare, affidata soprattutto al confronto dialogico e alla narrazione di fatti concreti. La protagonista, la ventinovenne Samantha Kofer, subisce nel corso del racconto, una profonda evoluzione, a contatto con un mondo, quello di un piccolo centro nella regione degli Appalachi, completamente diverso da quello da cui proviene, la città di New York. All’inizio tale mondo le sembra estraneo, ostile e lontano dalla civiltà urbana, quasi selvaggio. E’ capitata in quel posto per caso, costretta ad abbandonare, in seguito alla crisi finanziaria del 2008, la sua promettente carriera di avvocato in un grande – anzi, il più grande del mondo - studio legale newyorkese, dove lavora senza sosta e senza respiro in un’attività routinaria e poco stimolante. Licenziata in tronco, perde all’improvviso i suoi cospicui guadagni e deve cercarsi – con la prospettiva di essere tra un anno riassunta - un impiego non retribuito presso un’associazione di volontariato. Bisogna dire che il discorso economico è uno dei fili rossi della trama di questo romanzo, dove a tutti i personaggi si fanno i conti in tasca, riportando le cifre più o meno esatte delle loro retribuzioni, dei loro conti in banca, delle indennità di malattia, dei risarcimenti ottenuti in tribunale. Per cui il lavorare gratis risulta per la protagonista una degradazione al livello base della scala sociale. Il riscatto le arriverà con la sua prima vittoria in tribunale, ovvero con la conquista di un risarcimento di undicimila dollari per una sua (gratuitamente) assistita. Ma intanto è avvenuta la sua trasformazione da professionista assetata di successo e di dollari a persona che mette la sua professionalità al servizio degli altri. Finalmente si sente utile, trova la sua vocazione e diventa un vero avvocato, uno che trova in tribunale la sua soddisfazione, anche a costo di guadagnare poco e di rinunciare ad un contratto molto redditizio (165.000 $ più premi e benefit vari) offertole da un grosso studio legale di New York, per rimanere tra i Monti Appalachi ad assistere quelle persone povere che senza il suo aiuto sarebbero vittima dei pescecani che infestano la zona, i proprietari delle miniere di carbone e i loro avvocati disonesti, ma anche di società finanziarie senza scrupoli e di familiari prepotenti. In realtà il romanzo ha una trama piuttosto complessa e ricca di suspense, da giallo giudiziario con sfondo ambientalista (che ricorda Libertà di J. Franzen) e la protagonista passa attraverso diverse avventure e disavventure, con corredo di cadaveri, prima di pervenire alla nuova maturità di persona e di professionista della Giustizia con la G maiuscola.