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Giochi d'ombra
 
Giochi d'ombra 2015-01-09 14:16:16 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    09 Gennaio, 2015
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L'ambizione e l'incoscienza si escludono a vicenda

“Quando la paura e la tensione diventano insopportabili, tentiamo di affrontare da soli il pericolo. Preferiamo vedere in faccia la realtà piuttosto che aspettare che le cose ci accadano improvvisamente alla spalle”

La vicenda ha similitudini con certi gialli di Agatha Christie che si svolgono in luoghi chiusi e dove ognuno dei partecipanti e protagonisti ha un valido movente per commettere un omicidio.
New York, il 28 dicembre del 1989; David Bellino, un ricchissimo industriale ma nel contempo un uomo ambizioso e spietato, fidanzato con una ragazza di umili origini, Laura, nata e cresciuta nel Bronx, decide di invitare nel suo lussuoso appartamento i suoi ex-compagni di college dell’Inghilterra, Mary, Steve, Natalie e Gina, per i quali è convinto uno di loro voglia ucciderlo a causa di gravi atteggiamenti e fatti perpetrati dallo stesso David nei loro confronti e che hanno innescato una svolta decisamente negativa nel futuro della loro esistenza. Gli ex amici accettano l’invito ognuno per un proprio valido motivo il cui fine è una specie di riscatto per il male esistenziale ricevuto. Durante la prima notte avviene l’omicidio di David e tocca a un certo ispettore Kelly individuare chi tra gli invitati possa essere stato l’artefice; da tener conto che tutti odiano David e, di conseguenza, ognuno di loro avrebbe un motivo di vendetta…ma i fatti prendono un’altra piega…

Quanto sopra è l’estrema sintesi del romanzo-thriller che, a dire il vero, di thriller ha ben poco; centinaia di pagine per descrivere con minuzia di particolari le vite di ogni protagonista sin dalla propria infanzia, che poco hanno a che fare con il pathos che la scrittrice avrebbe voluto creare. Devo dire che questa volta la Link mi ha un po’ deluso; mi sarei aspettato una trama a livello dei suoi precedenti romanzi ma, purtroppo, non è stato così. A suo favore può essere indicato la facilità di lettura anche se a tratti noiosa. Insomma un giallo sbiadito non paragonabile ai gialli di spessore di altri autori molto più conosciuti.

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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Mi sovvengono due riflessioni.
Per rispondere alla tua prima affermazione...scappare, no? :D
E, mal che si vuole...ma questa volta si tratta di una morte ... richiesta...sensi di colpa arrivati agli estremi?
Ciao e grazie Ferruccio.
Pia
I sensi di colpa, veri o presunti, innescano il mal di vivere, quindi bisogna affrontare la situazione, anche se potenzialmente pericolosa, pur di non soccombere alla nefasta compulsione che danneggia irrimediabilmente l'anima.
Grazie. Ciao.
Ferruccio
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
10 Gennaio, 2015
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Cosa ti posso dire Ferruccio?...hai pienamente ragione.
Grazie per la tua risposta...che mi pare perfetta e veritiera al massimo!
Pia
In risposta ad un precedente commento
gracy
10 Gennaio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Una stroncatura molto soft Ferrucco!
Indovinato! Ciao
Ferruccio
5 risultati - visualizzati 1 - 5

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