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Un viaggio all'Inferno e ritorno.
Dopo “Il marchio del diavolo”, “L’ultimo giorno” e “Il calice della vita”, Glenn Cooper ci trasporta in uno strano mondo ultraterreno che lui chiama “Oltre” e che assomiglia ad una specie di Inferno dantesco. E ci arriva con una trovata abbastanza geniale. Un esperimento di fisica delle particelle, attuato con un moderno acceleratore situato a Dartford, nei pressi di Londra, portato al di là di certi limiti imposti dalla sperimentazione, fa scomparire improvvisamente un’esperta scienziata. La ritroviamo in un altro mondo ove vagano da millenni “dannati” più o meno famosi : al posto di Emily (così si chiama la scienziata) compare sulla terra, provenienza Inferno, un killer, giustiziato decenni prima, che fugge e semina il terrore nella zona. Ecco allora che un baldo ex Berretto Verde americano, John Camp, si propone per essere spedito con il medesimo esperimento all’Inferno per tentare di riportare nel nostro mondo l’amata Emily. Così inizia questo infernale polpettone, che si dilunga poi per centinaia di pagine nella descrizione di conflitti infernali tra famosi personaggi della storia, defunti in epoche diverse, ma tutti presenti contemporaneamente alla guida di nazioni e relativi eserciti. Ecco allora l’infido Enrico VIII, coadiuvato da Cromwell, Massimiliano Robespierre diventato re di Francia, Federico Barbarossa più rozzo e violento che mai, perfidamente consigliato da un Himmler ansioso di rivincite, il malvagio Cesare Borgia diventato re d’Italia al quale Garibaldi soffia il trono dopo aver evitato un avvelenamento da parte di un subdolo Niccolò Machiavelli, e via di questo passo. John Camp combatte da par suo, offrendo a destra e a manca i suoi servigi e la sua competenza in nuovi armamenti : il suo unico scopo è quello di ritrovare la bella Emily ( che si difende comunque con abilità e coraggio) e di raggiungere con lei un punto preciso nei pressi di Dartford per il richiamo sulla terra. Il romanzo, visionario s sconcertante, è una saga senza capo né coda, zeppa di banalità e di arditi riferimenti storici : i due viventi, John ed Emily, si destreggiano tra orde di morti viventi (e puzzolenti), nell’attesa del colpo di scena finale, che prelude purtroppo ad altri probabili romanzi su argomento analogo. Unico pregio : Glenn Cooper deve avere un debole per il nostro Giuseppe Garibaldi, descritto come uomo onesto ed eroe coraggioso, propugnatore di un grande disegno di unificazione tra i popoli dell’Oltre cooperiano e unica figura infernale delineata con caratteristiche decisamente positive. La lettura è comunque sconsigliata.
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Ferruccio