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Apocalisse Z
 
Apocalisse Z 2015-01-01 14:32:55 Davi1990
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Davi1990 Opinione inserita da Davi1990    01 Gennaio, 2015
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... e i Morti cammineranno

Da tempo volevo leggere questo libro e, dopo essermi in qualche modo appassionato ad una serie televisiva di enorme successo come “The Walking Dead”, la lettura di “Apocalisse Z” è diventata ancora più obbligata in un certo verso. Tuttavia devo ringraziare le recensioni degli utenti di "qLibri", perché se ho conosciuto quest'opera lo devo unicamente a loro che, attraverso i loro scritti, hanno saputo donare efficacemente la propria esperienza di lettura.

Primo libro di Zombie letto in vita mia. Manel Loureiro, sicuramente da buon fan e discepolo indiretto del geniale George A. Romero - il Re indiscusso degli "zombie-movies", il Maestro dei morti viventi con cui ci si deve inevitabilmente confrontare quando si vuol raccontare una storia simile -, ci dona una storia apocalittica molto appassionante, suggestiva e non certamente magra di emozioni. Ma andiamo con calma.

Se improvvisamente la vostra pacifica vita, ricolma di progetti da portare a termine, di affetti e comodità varie, dovesse d'un tratto essere travolta da eventi imprevisti che la cambierebbero per sempre, devastando la vostra mente e sconvolgendo la vostra personale scala di valori, come reagireste? Sicuramente il caos, la paranoia, la paura e l'ansia (o forse un infarto) vi travolgerebbero come una valanga che, rapida, silente e senza controllo, si abbatterebbe sul vostro indifeso corpicino di carne ed ossa con la sua immane potenza distruttiva e il suo peso iperbolico riducendolo in polvere - ed ecco proprio qui uno dei punti di forza dell'autore, il saper esplicitare tutto questo.
Già, sembra una cosa irrealizzabile, pura follia. Ma andatelo a dire a questo povero avvocato e al suo fido gatto Lucullo, i due sventurati sopravvissuti ad un'oscura epidemia che annulla la morte ridonando la vita. Peccato non ci sia nulla per cui gioire, o meglio: in un certo verso il vostro amico, o parente, o più semplicemente un estraneo colpito da questo “virus”, dopo essere stato graffiato o morso da un infetto vorace e indemoniato fino al midollo, si rialzerà da terra davanti ai vostri increduli occhi dopo che lo avevate visto morire letteralmente... Si, logicamente quel poveretto si avvicinerà a voi, tuttavia non per abbracciarvi facendovi partecipi della sua resurrezione (fatto per cui si dovrebbe essere sicuramente felici), ma... per divorarvi! Perché quel “coso”, quella bestia, non è più un essere umano, ma un involucro privato da ogni umanità e che ha solo un desiderio: quello di cibarsi con la vostra calda e fresca carne.
Concorderete che non si tratta di un bel mondo. Un mondo proiettato nuovamente ai tempi in cui sopravviveva il più forte, in cui solo l'istinto poteva salvarci da situazioni critiche e dove nessuno ha più riguardo nei nostri confronti o alcuna premura. Si rimane praticamente soli, abbandonati a se stessi. E tutto ciò che sembrava dannatamente importante (nella nostra personale vita, ma anche ad un livello più vasto come ad esempio la politica, l'economia, la religione) si è trasformato in un qualcosa di inutile, di superfluo. Ora conta solo sopravvivere!

Il punto di forza del libro, secondo me, si ritrova nello stile adoperato dall'autore e risiede sopratutto nella forma narrativa scelta da quest'ultimo: il diario. Questa scelta narrativa, per quanto potrebbe apparire forse debole in questo preciso contesto, si rivela al contrario un autentico colpo di genio. Noi, dunque, seguiremo i fatti narrati dal pugno del protagonista - l'avvocato di cui ho brevemente accennato sopra - che in mezzo ad eventi drammatici ci offrirà una testimonianza agghiacciante su come le cose possano incredibilmente mutare da un momento all'altro, travolgendoci. E il vantaggio di questa forma narrativa è che in qualche modo ci sentiamo legati ai personaggi, quasi li supportiamo nella loro rocambolesca avventura, provando premura per loro, che ha come unico obbiettivo quello di non lasciarsi catturare da questi micidiali e instancabili cacciatori di carne.

L'autore, comunque, possiede la capacità di rendere tutto scorrevole, grazie anche ad un ritmo incalzante e riuscendo, attraverso una scelta lessicale semplice ed una sintassi per nulla ingarbugliata, a far ben visualizzare nella mente del lettore tutti i fatti che vengono raccontati. Mi sembrava quasi di guardare un film generato dalla mia mente (il potere della lettura!) e ad occhi aperti vedevo gli occhi privi di vita dei non-morti che mi fissavano e i loro corpi putridi e devastati da ferite terribili; riuscivo a sentire i loro rumori e ad avvertire gli orribili odori di morte che si sollevavano da cadaveri smembrati o da locali abbandonati: un'esperienza sensoriale. Senza contare che, grazie alla tecnica del diario, potevo ben capire gli spaventosi stati d'animo del protagonista. E se durante la lettura l'adrenalina mi portava a divorare velocemente ogni pagina senza avvertire alcun senso di paura (un po' di tensione si, in verità), qualche volta ho sentito del leggero disagio nelle ombre che si allungavano in casa, durante la sera, dopo aver chiuso il libro. Mi sono addirittura ritrovato a chiudere una porta con il paletto, solo perché non avrei voluto essere colto di sorpresa da non so cosa - forse dalla mia ombra. Si, un libro che suggestiona...

L'autore è riuscito a scrivere una storia non originalissima, ma che sa offrire molto al lettore e che rappresenta la gioia per gli appassionati di zombie, ma anche dei neofiti. Inoltre l'ironia non manca, il che ha permesso di rendere la lettura più godibile e, in alcuni momenti, divertente.
Insomma: per finire un libro in cinque giorni, nel mio caso vuol dire che il libro mi ha sicuramente catturato, poiché quest'opera è come una droga. A questo punto voglio assolutamente leggere il seguito, ben sapendo che non sarà facile eguagliare questo primo capitolo.

Attenti agli angoli bui della vostra casa...

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Libri di zombie
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Commenti

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Bella recensione bravo.
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Davi1990
06 Gennaio, 2015
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grazie mille Alessio
2 risultati - visualizzati 1 - 2

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