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La vedova Couderc
 
La vedova Couderc 2014-12-29 07:24:18 C.U.B.
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    29 Dicembre, 2014
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Un uomo, la strada e una vedova

Il sole allo zenit traccia ombre corte e deformi, alberi e sporgenze, un uomo solo cammina lentamente sul ciglio della strada. Non ha bagagli, forse nemmeno meta, le braccia ciondolano lungo i fianchi alzandosi con poca convinzione al passaggio di un' auto solitaria. 
La corriera rossa avanza lentamente col suo carico di comari vestite di nero, e' giorno di mercato, di spese, di pettegolezzi. L'autobus si ferma e l'uomo sale, sette franchi e cinquanta per un passaggio sono tutte le monete che possiede. Gli occhi di Jean e della vedova Courdec si incontrano, si cercano, vanno, si appostano e tornano. E l'uomo segue la donna fino a casa, dove lei gli offre rifugio. Rifugio dalla strada, rifugio dai pensieri che lo assillano.
Alloggio di progetti o anticamera di morte solo il destino,  sconosciuto e intangibile, muove le sorti della natura umana consumandosi tra i muri imbiancati a calce ed il cortile soleggiato.

Molto semplice la trama e piuttosto prevedibile l'epilogo, la bellezza della scrittura di Simenon sta nella superba capacita' di tracciare scenari, ambientali o caratteriali che essi siano. La sensazione  di scorrevole verosimilta' rende il palcoscenico trasparente, separato dal lettore da una coltre di vetro priva di aloni. Antipolvere e antimacchia, Simenon costruisce una scena reale, la goccia di grasso cola dal prosciutto legato sopra il tavolo, l'odore di muffa e fieno del pagliericcio solletica il naso. La possessivita' della vedova Courdec si avverte in crescendo, cosi' come l'avidita' dei parenti serpenti, cosi' come l'apatia di Jean si trasforma da arrendevole a tormentata, malata, dolente, delittuosa. 
E' un autore ritrattista, dai colori tenui ma pungenti, che abbandona il lettore nel dubbio assurdo di non capire mai se si tratti di un romanzo vacuo o intenso. Penna che  per questo stordisce, a me piace molto.
Buona lettura.

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Commenti

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Vero, le descrizioni di Simenon sono sempre impeccabili.
sentivo anche io la voglia di tornare a leggere un Simenon in questi giorni, ma.....c'è stato un ritardo nella consegna
la tua definizione " un autore ritrattista, dai colori tenui ma pungenti, che abbandona il lettore nel dubbio assurdo di non capire mai se si tratti di un romanzo vacuo o intenso" è perfetta!
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
31 Dicembre, 2014
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Siamo tutte d'accordo!
Poi Adelphi sceglie di quelle copertine per Simenon che di meglio non si puo'...
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