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I mille volti della paura
La Paura come parte viva della quotidianità di ognuno di noi, come esperienza che tutte le persone sane hanno provato nella loro vita.
Conviviamo con le nostre paure, cresciamo con loro, le combattiamo e spesso cediamo a loro, ma a volte ci aiutano anche a crescere e ad imparare.
Quando però la paura diventa estrema, va al di là di ogni sana sensazione naturale e sfocia nella malattia, nella fobia e allora c’è bisogno di aiuto per sopravvivere.
Sarah, Mark, il signor Nessuno, Stephen e tutti gli altri attori sono a loro modo tutti in preda alle loro paure, in forme differenti, con conseguenze diverse.
Eppure c’è una rete nascosta che li tiene tutti uniti, a corredo di una trama da psicothriller di tutto rispetto.
Wulf Dorn ancora una volta riesce a convincere strutturando una storia partendo da tanti rami differenti per poi giungere al tronco, sintesi e unione di una trama articolata che trova alla fine il suo senso più profondo e compiuto.
Il livello di tensione e quindi la proporzionale voglia di leggere il capitolo successivo appena finito il precedente sono alti grazie a diversi elementi che sono parti integranti della storia, quali la brevità dei capitoli che donano snellezza alla storia e il sorgere continuo di elementi nuovi, tutti concorrenti alla costruzione del finale.
Questa è la storia di una paura, di tante paure e l’insegnamento che loro abitano dentro di noi, per cui inutile cambiare casa, regione o compagna, dobbiamo affrontarle per sconfiggerle, altrimenti ci seguiranno ovunque!
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Pia