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Bambino 44
 
Bambino 44 2014-12-17 19:10:54 Vita93
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Vita93 Opinione inserita da Vita93    17 Dicembre, 2014
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Non ci sono delitti in paradiso

“Bambino 44”, opera d’esordio dello scrittore londinese Tom Rob Smith, è il primo capitolo di una trilogia che sfortunatamente, nei successivi due episodi, non ha saputo mantenere le aspettative generate da questo eccellente debutto.

1933. Nella Russia stretta nella morsa di Stalin, due bambini escono di casa per dare la caccia ad un gatto. Sono disposti a tutto pur di procurarsi un po’ di cibo. Uno dei due non tornerà mai più a casa.
1953. Muore Stalin. C’è un clima pesante, di cultura del sospetto, di continua caccia all’uomo per cercare di scovare traditori ed oppositori del regime.
Leo Demidov è un rispettato ufficiale dell'MGB, la polizia segreta sovietica. Fedele servo del sistema, ligio alle regole, abituato a lavorare nel rispetto dei dogmi staliniani ereditati.
Il crimine in Russia non esiste, semplicemente perché non ci sono casi irrisolti. Sarebbero impurità, imperfezioni. “Non ci sono delitti in paradiso”. In qualsiasi circostanza, l'importante è chiudere velocemente il caso. Tanto che in mancanza di un presunto colpevole, la Polizia arriva spesso ad incolpare emarginati, reietti o persone scomode.
Fino a quando nella vita di Leo accade l’impensabile. Il figlio di un suo collega viene trovato morto, con la famiglia convinta che si tratti di un omicidio. E Raisa, la sua bellissima moglie, viene accusata di essere una spia. Chi sono i colpevoli? Cos’è davvero il paradiso?
Nella testa di Leo si insinua il dubbio, che porterà il personaggio alla scoperta di un nuovo se stesso.

"Bambino 44" è un thriller potente, capace di coniugare finzione e ricostruzione storica, attingendo anche dalla cronaca nera come nel caso del tristemente noto mostro di Rostov.
Il romanzo è pervaso da una sensazione di paura, di costante terrore psicologico, come se i protagonisti si muovessero su una lastra di ghiaccio senza alcun margine di errore.
Ottima la scelta del ritmo della narrazione, così come eccellente è la caratterizzazione dei personaggi, sia principali che secondari.

Il regista Daniel Espinosa girerà un adattamento cinematografico (prodotto da Ridley Scott e rigorosamente bandito in Russia), con un cast di assoluto livello (Tom Hardy, Noomi Rapace, Gary Oldman, Jason Clarke, Vincent Cassel) ed un corposo budget da 44 milioni di dollari.

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Commenti

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Iacopo, interessante recensione ed interessante segnalazione.
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Vita93
20 Dicembre, 2014
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Grazie Emilio, è un romanzo che merita. Peccato che i due seguiti della trilogia non abbiano avuto altrettanta fortuna.
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