Dettagli Recensione
Progetto Noah
Ha il corpo di un nuotatore, il viso di un quarantenne, le mani di chi non ha mai svolto lavori pesanti, individua che arma ha sparato dal rumore del proiettile, vestiva abiti di qualita' quando Oscar lo raccolse dalla strada svenuto, ferito. Non conosce il suo nome, si trova a Berlino e non ricorda il perche', non sa da dove proviene, si muove tra i senzatetto nella vita di strada. Apre la mano, osserva la pelle. Il suo palmo contiene l'unica certezza e la sola spiegazione ad ogni cosa, in quel grossolano tatuaggio cucito chissa' da chi : Noah.
Il problema e' che lui ne ignora il significato. Lui e' all'oscuro di tutto.
Potrei dirvi molto altro, ma siccome sono stata addestrata fin da piccola a non anticipare mai una parola in piu' della sinossi imbastita sui thriller, qui mi fermo.
Non taccio pero' sulle potenzialita' della prima meta' del libro in cui il romanzo indossa un abito dal taglio splendidamente europeo, misterioso al punto giusto e altrettanto affascinante e sottile. Poi l'autore tedesco abbandona la marcia per ingranare un'impennata dai toni decisamente statunitensi, con quella fiction che seppur piacevole assume livelli macro. Congiura ed azione assumono proiezioni megalomani, roteanti ed illuminate da luci stroboscopiche; la virata ben si addice comunque all'evolversi della vicenda.
Interessante e' l'impresa di Fitzek che nel thriller incanala una denuncia di ampissimo raggio, esplodendo la volonta' di sensibilizzare i lettori su una quantita' di questioni che il nostro povero pianeta ed i suoi sfruttatori umani farebbero bene a considerare. Si parla di inquinamento, di carestie nei paesi sottosviluppati, di sfruttamento, della fame e delle condizioni disastrose in cui versano le popolazioni negli slums, di consumismo, dell'apatia da social, di allevamenti intensivi...
Allora chiudo citando Sebastian Fitzek che - pure lui in chiusura - cita Romain Rolland:" il pessimismo della ragione non esclude l'ottimismo della volonta'".
Tutto sommato, nel carrello del bilancio inserisco un buon prodotto. Buona lettura.
Commenti
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Ciao!
L'unica cosa certa del mio passato e' un tatuaggio sotto il tallone destro: C.u.b.
:-D
Grazie a voi per l'attenzione !
Proporrò una petizione sul sito per costringerti a metter un'immagine della palma del piede destro come foto di profilo. ;0
A presto
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