Dettagli Recensione
Assaggi di Common law americana
Quando il tuo vicino di casa, un simpatico ed arzillo signore della veneranda età di 93 anni, ti suona il campanello tutto felice perché ha ritrovato un libro per il quale ha pensato a te perché assolutamente, per ovvie ragioni, ti sarebbe piaciuto e ti “sarebbe stato utile” non puoi far altro che ringraziare, farti coraggio davanti a quello che interiormente pensi essere un abnorme faldone (e che si somma all’esame che manco a farlo apposta è proprio attinente a quelle pagine che hai tra le mani) e buttarti sulla lettura.
Mickey Haller, di professione avvocato, ne ha viste tante nei suoi pellegrinaggi tra studio legale e tribunali, il sistema giuridico americano non ha segreti per un legale con la sua esperienza, è un meccanismo chiaro come la “luce del sole” eppure quando un facoltoso cliente, dichiarandosi innocente, chiede i suoi servigi dubbi ed inevitabili quesiti iniziano a prendere campo nella sua mente. Si interroga Mickey, si chiede spesso se sta facendo o meno la cosa giusta e se e come può essere assolutamente certo dell’innocenza o della colpevolezza dei suoi clienti.
Non lo definirei il miglior giallo giudiziario in circolazione perché rispetto ad altre opere è più impreciso e meno chiaro su alcuni aspetti fondamentali del sistema di common law americana, al tempo stesso però è proprio questa sua genericità a renderlo appetibile a tutti “addetti e non addetti ai lavori”.
La scrittura è scorrevole (nonostante verso la metà l’opera assuma una battuta d’arresto inevitabile), di medio livello, e sufficientemente forbita. Ciò che rende questo libro meritevole di essere letto è il fatto che la storia che viene ad essere presentata non è poi così inverosimile rispetto a quelle con cui quotidianamente veniamo a contatto. Proprio grazie a questo incentiva la riflessione del lettore che da un lato riscopre il ruolo dell’avvocato inquadrandolo per quello che è e cioè “parte del sistema”, opinabile quanto vogliamo ma pur sempre “pedina” in un “meccanismo più grande”, e dall’altro il fatto che ci ricorda (cosa che oggi è abbastanza dimenticata) che nessuno è colpevole fino a che non è stata pronunciata una sentenza definitiva di condanna e che anche appurata la sua colpevolezza sin dall’inizio nessuno è tale fino a che non vi è stato un giusto processo che ne ha accertato l’effettiva reità, il tutto coadiuvato da quella che è la migliore difesa che la legge dello stato possa consentire.
Passano gli anni e di punto in bianco ti ricordi di quella lettura che sembrava dimenticata e sepolta tra gli altri romanzi che nel mentre hanno reso magiche le tue serate e confortato i tuoi momenti no, la persona che te lo ha prestato e che ha avuto il pensiero di dedicartela non può più allietarti col suo sorriso ed i suoi progetti contro il Comune della cittadina abitata, ma il gesto e quel ricordo sempre albeggeranno nel cuore di questa lettrice che ad oggi ci tiene a ringraziare quel gentile ed amabile uomo.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
:-)
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |