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Killing Me Softly
“Avevo capito dove voleva andare a parare:l’avevano già fatto. 'Questa tua missione…Lo fai per il ragazzo, o è per tua moglie?’ “
Tra le trame che costituiscono un thriller, quelle che riguardano la ricerca di persone scomparse sono indubbiamente tra le più intriganti. E’ facile essere conquistati dalle indagini, ritrovarsi subito a braccetto con il detective, nel suo girovagare a zig-zag tra le tracce sbiadite dal tempo.
Ricostruendo il percorso a ritroso dello scomparso prima della sua sparizione, grazie ai ricordi delle ultime persone che lo hanno visto, e poi in avanti, durante la difficile ricerca, spesso ci ritrova a fare i conti con le miserie della natura umana, ad osservarne con impotenza l'insensibilità verso gli altri, a ritrovarsi faccia a faccia con le loro e nostre paure.
David, il protagonista di Morte Sospetta, cerca le persone svanite nel nulla, ha appena perso la moglie per un male improvviso ed incurabile ed ha bisogno di andare avanti in fretta, buttarsi nel lavoro, congelare il dolore che lo stordisce, che brucia dentro senza dargli scampo.
Il caso sembra fatto apposta per distoglierlo, è l’opportunità di aiutare una famiglia affranta dalla morte improvvisa del figlio Alex, deceduto un anno prima in un terribile incidente stradale, ma che è stato forse intravisto vivo dalla madre qualche giorno prima, anche se per un solo attimo.
A David non resta che iniziare la sua ricerca, che sin da subito appare complicata, rischiosa e con pochissime speranze di riuscita.
Davvero interessante ed intrigante questo libro, un thriller classico se vogliamo, ma di qualche spanna superiore alla media, mi è piaciuto non solo per il suo ritmo incalzante, ma soprattutto per la attenta e curata caratterizzazione dei personaggi, per la capacità dell’autore di misurarne con precisione la loro inquietudine e ambiguità. Consigliato!