Dettagli Recensione
Vacanza con il morto
Il delitto in un luogo chiuso con un numero definito di persone tra cui individuare il colpevole è uno dei cliché preferiti della Christie. Al lettore viene subito dimostrata la capacità di costruire una trama avvincente e cosa più importante, convincente, là dove tutto è apparentemente banale, scontato in una parola: ovvio.
Assassino sul Nilo è un giallo classico, ben costruito con personaggi tratteggiati chiaramente fin dalle prime pagine. Ogni attore viene esposto senza trucchi e si arrichisce passo dopo passo di dettagli riguardanti il suo passato o, talvolta, il futuro che ben si armonizzano con la descrizione iniziale senza stravolgimenti o cambiamenti. Tra tutti svetta l'insuperabile investigatore belga, Hercule Poirot, che stavolta ha portato in vacanza le sue celluline grigie e le sfrutta per risolvere il caso. Le persone sono più importanti dei luoghi, le descrizioni delle prime superano di gran lunga quelle dei secondi. La rappresentazione delle ambientazioni è limitata a mere indicazioni ai fini polizieschi. Rare sono le delineazioni delle scene al fine di arricchire la trama o fornire un quadro descrittivo dell'ambiente circostante per ampliare la visione del lettore. Ciò che non è rilevante per l'omicidio e per la scoperta del colpevole viene omesso. Se da una parte questo modo di scrivere impoverisce un po' il romanzo dall'altro agevola la narrazione permettendo al giallo di dipanarsi senza difficoltà e di rimanere il fulcro del libro privo di storie parallele. L'attenzione sull'omicidio e sulla corsa alla scoperta dell'assassino, principalmente intesa come investigazione attraverso le idee di Poirot, sono il romanzo. Niente divagazioni. Niente fronzoli.
Si ritrovano all'interno del libro citazioni e richiami a "Assassinio sull'Orient Express", parole espresse attraverso la bocca di Hercule, che cita analogie tra i due casi. Simpatiche ed eleganti somigliano a una sorta di primordiale pubblicità occulta, un specie di promozione del proprio lavoro ma anche un sottile fil rouge tra le due opere.
Un classico adatto a tutte le stagioni!