Dettagli Recensione
Thomas, mai fidarsi delle apparenze.
Dopo aver portato a termine la prova del labirinto i nostri radunai pensavano di essersi guadagnati la libertà e qualche spiegazione sul perché fossero stati sottoposti a tali prove. Il tempo della pace e del ristoro mentale è nel concreto molto breve; sin dal risveglio mattutino il caos ha iniziato a regnare sovrano prendendosi gioco di loro e rimescolando immancabilmente tutte le carte in tavola. Teresa è scomparsa e il suo posto viene preso da un ragazzo di nome Aris; ascoltando il racconto di questo i nostri eroi realizzano che le realtà del labirinto erano due esistendo infatti due raggruppamenti: il gruppo A composto da tutti ragazzi e una ragazza e il gruppo B composto da tutte ragazze e un ragazzo. Le due situazioni si sono rivalete essere le medesime sia sotto il punto di vista della vita all’interno delle mura che nella modalità di fuga. I giovani scoprono inoltre di avere tutti un tatuaggio sul collo che la sera precedente non era presente; su questo sono riportati dei numeri di serie e su alcuni soggetti anche un ipotetico ruolo che questi avrebbero dovuto ricoprire nel “gioco” organizzato dalla C.A.T.T.I.V.O.. Dopo alcuni giorni di abbandono totale i radunai vengono contattati da un uomo il quale spiega loro che le prove sono appena iniziate e che sono passati allo STADIO 2: il loro obiettivo sarà quello di raggiungere il cd “porto sicuro” un luogo sito a 150 km di distanza dalle stanze in cui ora si trovano in un lasso di tempo di 14 giorni e per giungere all’obiettivo dovranno attraversare la Terra bruciata pullulante di Spaccati (e cioè contagiati) di vario genere e plurifollia. Vengono inoltre informati di essere stati tutti infettati dall’eruzione e sono quindi condannati a divenire a loro volta tali. L’unica speranza di salvezza è quella di completare il percorso poiché alla fine di questo è stata promessa per i superstiti del viaggio una cura al virus. Brenda e Jorge sono due Spaccati che si uniranno ai giovani per raggiungere la cura promessa.
Il romanzo si presenta sin dalle prime battute rapido e scadenzato da ritmi serrati ed incalzanti, il lettore viene rapito dalle vicende e viene affascinato dalle trame che si infittiscono. L’autore offre inoltre molti indizi con cui cercare di decifrare i piani della C.A.T.T.I.V.O. mettendo ad esempio in guardia chi legge tramite Thomas o Teresa o chiunque altro di non fidarsi mai delle apparenze, tutto è infatti accuratamente stato calibrato dall’organizzazione per un motivo ben preciso e talune volte ciò che sembra non è ciò che nel concreto è. Non tutti i misteri vengono svelati e molte questioni sono rimesse al terzo ed ultimo capitolo della trilogia ma nonostante ciò l’opera si presenta caratterizzata da una trama forte e ben argomentata, priva di sbavature. Dashner sottopone i giovani a test atti a verificare ogni forma di reazione, idonei a misurare ogni minima emozione dal tradimento all’istinto di sopravvivenza. A differenza del primo capitolo lo scrittore ci offre qualche dettaglio sul passato di alcuni dei protagonisti, prevalentemente dei ricordi relativi a Thomas e Teresa, (pur sempre senza spingersi troppo oltre) e sull’eruzione. Nonostante i personaggi continuino a vagare nell’ignoto e nel dubbio il lettore non ha il tempo di rendersene conto perché incuriosito dalle circostanze descritte ed anche il raggiungimento dell’obiettivo è un qualcosa che passa in secondo piano poiché tutto ruota intorno alle emozioni dei radunai.
Non lo definirei un fantasy poiché molto più simile al filone fantascientifico o a un romanzo di avventura, a mio modesto giudizio non presenta le caratteristiche classiche della prima categoria. E’ contraddistinto da paragrafi brevi e la traduzione presenta le medesime impostazioni presenti nel primo capitolo, cosa che può risultare opinabile per chi è abituato a leggere libri di altro genere. Resta comunque un buon romanzo e si merita una possibilità se non altro perché rispetto a molte delle recenti uscite ha una trama consistente capace di far la differenza.