Dettagli Recensione
Un inferno improbabile..
Mi spiace dirlo, perché Glenn Cooper ha scritto romanzi che personalmente sono piaciuti parecchio (e la foto del mio avatar ne è la prova), ma questa volta il risultato è poco convincente, se non a tratti imbarazzante.
La sensazione provata durante la lettura è quella di un miscuglio di deja-vu, un continuo sapore di riciclato, un miscuglio di storie che miscelano Divina Commedia con Dan Brown e Ritorno al futuro;
basta leggere le prime pagine e sentire parlare di CERN per inevitabilmente pensare ad "Angeli e Demoni"...
-ATTENZIONE SPOILER-
L'inferno narrato è a dir poco improbabile e assai poco credibile; l'autore l'ha popolato con il preciso intento di piazzare il colpo di scena (tentativo non riuscito tra l'altro) con personaggi storici buttati ì alla rinfusa quali Enrico VIII, Robespierre, Federico Barbarossa, Stalin, Garibaldi, Caravaggio senza una logica precisa e senza un filo conduttore plausibile.
Anche le vicende che compongono la trama appaiono un'abbozzata avventura alla Indiana Jones, una lotta contro il tempo scontata e priva di suspance, scadendo in alcuni tratti ai limiti del paradossale.
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Commenti
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Una dispiaciuta stroncatura, la tua. Però a volte è necessaria, comunque utile a noi potenziali lettori, che non conosciamo il libro.