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CARO BONES...
Prendiamo un piccolo paesino, Jerusalem's Lot, aggiungiamoci una casa stregata e otteniamo una storia a metà tra l'horror e un thriller. Gli abitanti di Salem's Lot saranno tutti un po' protagonisti delle vicende inquietanti che si verificano giorno dopo giorno. Una famiglia disperata per la perdita dei suoi figli, studenti, e altre persone vittime di aggressioni e anemie misteriose.
Una storia che riprende il celebre capolavoro di Bram Stoker per ottenere una narrazione che mette in luce le reazioni degli abitanti del Lot, sostanzialmente mostrando come la tranquillità della loro vita quotidiana venga spezzata da questi eventi misteriosi. L'inizio può risultare un po' in sordina, per la descrizione minuziosa della vita del paese, ma raggiunge alti picchi di attenzione nella parte centrale, quando inizieranno le indagini sulle morti. Viene fuori un'idea di male persistente nelle Notti di Salem, un male che resiste perpetuo anche dopo la morte di colui che l'ha commesso. Indubbiamente inquietante come ci si aspetta dall'horror di King, ma non ad intervalli regolari e incessanti. Parecchie parti descrittive, seppur ben realizzate, fanno calare la tensione della storia. La cosa è ovviamente soggettiva, generalmente apprezzo il lato descrittivo della narrativa di King, ma in questo libro non ne potevo più oltrepassata la metà. Ci sono interessanti spunti in questa caccia al colpevole ben intrecciati tra di loro e molto spesso simbolici, se si riesce ad apprezzare, o a soprassedere, questa descrizione ostinata che c'è nella narrazione la lettura è molto gradevole.
Dotato di un finale accattivante, ripreso poi nella raccolta di racconti A volte ritornano. Consigliato più per i fan di King che per gli appassionati del genere.
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