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Si può subire all'infinito?
Un detto popolare afferma che quando una persona, all’apparenza calma e sottomessa, si arrabbia diventa una furia difficile da controllare le cui conseguenze possono risultare devastanti.
In questo romanzo l’autore Gordon Reece narra la vicenda di due donne, madre e figlia, che a causa dell’abbandono da parte degli affetti più cari, vivono da sole in una casa isolata in campagna con forti problematiche con il mondo esterno che le costringe a vivere a similitudine di recluse in uno spazio angusto…come dei topi. In particolare la figlia, Shelley, è stata indotta a tale isolamento a causa di fenomeni di bullismo da parte delle sue compagne di scuola che, nella loro malvagità, arrivano a deturparle il viso.
Nonostante l’atmosfera negativa, le due donne si adattano a vivere in tale contesto e trascorrono le giornate in maniera “tranquilla” ancorché sempre rintanate e avendo pochissimi contatti con l’esterno; la loro quotidianità viene, però, compromessa da un fatto che accade durante una notte…ed ecco che i “topi” si trasformano; la rabbia accumulata negli anni, le continue angherie che hanno dovuto subire, la mancanza di affetto e l’abbandono da parte dei parenti più stretti, formano una miscela esplosiva tale da farle diventare, in un battibaleno, da prede a predatori. Le conseguenze sono tragiche in quanto dovute alla ribellione verso l’ingiustizia e la prevaricazione.
La trama di tutto il romanzo è inquietante e angosciante; porta il lettore a riflettere sulla questione del famoso “punto di rottura”; ogni essere umano, benché vessato fino all’inverosimile, subendo ingiustizie e maltrattamenti fisici e psichici, ha, comunque, un limite; tale limite, diverso da persona a persona, indica il momento in cui le barriere protettive vengono fatte saltare per far uscire tutto ciò che è stato dormiente per molto tempo ma nel frattempo è stato accumulato nel profondo dell’anima. Lo sfogo, la ribellione, il senso di libertà sono paragonabili all’eruzione improvvisa e inaspettata di un vulcano. Non esiste più alcuna mediazione, il dialogo è azzerato, prevale il solo istinto di vendetta contro tutto quel mondo che ha, in passato, fatto scempio del sentimento umano in tutte le sue sfaccettature.
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Commenti
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Grazie, Mian, per l'apprezzamento.
Buona giornata.
Ferruccio
Grazie per il commento.
Trovo intrigante e interessante la tua proposta...il titolo che hai dato...angosciante...
Ciao e grazie,
Pia
"Vox populi...vox Dei".
Ciao e grazie a te.
Ferruccio
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Buona giornata,
Mian