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Madre courage...si potrebbe intitolare così
COMMENTO : Secondo libro che leggo di ques'autrice e se l'avevo apprezzata ne "L'altra famiglia", questa nuova lettura è stata una conferma! Prendendo spunto dalla presenza in una famiglia di un figlio affetto da sindrome di Asperger, l'autrice torna a parlare di rapporti parentali , di crisi all'interno di una coppia, di abbandono...affrontando le tematiche a 360 gradi, con la sua scrittura scorrevole e incisiva. La struttura del romanzo è corale, dando la possibilità a tutti i personaggi coinvolti di esprimere il proprio punto di vista.Ma l'eroina è lei : una donna determinata e combattiva, che affronta da sola il fardello di crescere due figli -entrambi impegnativi- e come se non bastasse, è costretta anche ad affrontare un processo in cui uno dei due è accusato di omicidio.Tutto questo senza mai autocommiserarsi, ammettendo i propri limiti e le difficoltà di tutti i giorni nel portare un peso che a volte le sembra proprio al di là della sua capacità di sopportazione.Molto minuziosa nel descrivere le caratteristiche della sindrome di cui è affetto il ragazzo e tutto ciò che riguarda la struttura del sistema giudiziario, l'autrice mantiene un ritmo abbastanza serrato e tiene alta la suspense fino all'epilogo, che, in poche pagine, rimette tutte le tessere del mosaico in ordine, regalandoci un finale credibile e sorprendente.