Dettagli Recensione
Caro diario...
È la prima volta che mi cimento in una lettura ambientata in Danimarca, e devo dire che con i suoi boschi e parchi é un'ambientazione ideale per un thriller di questo genere. In un mondo letterario in cui la totalità dei serial killer sono pedofili torturatori, l'autrice è riuscita a non fare sembrare banale il cattivo di turno, aiutandosi con dei flashback della sua adolescenza, sotto forma di pagine di diario, che aumenta il desiderio di scorrere le pagine una dopo l'altra. L'eroe della situazione è, questa volta, una donna di nome Maria Krause, che (stile CSI) si immischia in faccende che non le riguardano, considerando che in Danimarca i medici legali non possono in alcun modo partecipare alle indagini della polizia. Ma le lo fa, e lo fa pure bene, essendo anche lei un po' tocca come il suo antagonista, ma lei è tocca a fin di bene quindi ci piace. Una bella storia psicologica, per me è SI.